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Economia. Crisi: dopo intesa su banche Ue spinge su crescita e occupazione

di Redazione

BRUXELLES 19 OTT. (ASCA) - Molto e' stato fatto, ma adesso occorre ''un'azione tempestiva e determinata'' per l'attuazione del patto per la crescita e l'occupazione, e ripristinare cosi' la fiducia nell'euro e nell'Europa. Questo il quadro tracciato dal Consiglio europeo al termine della riunione dei capi di Stato e di governo dei paesi Ue. Dopo aver trovato un'intesa sull'unione bancaria e sul meccanismo unico di supervisione bancaria, si raggiunge ora un accordo per maggiori sforzi a sostegno di crescita e occupazione. Diversi i campi d'azione: completamento del mercato unico digitale, integrazione dei sistemi di trasporti, nuova politica fiscale, misure per favorire le piccole e medie imprese europee, e cooperazione rafforzata sulla Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie. Il Consiglio europeo sottolinea innanzitutto la necessita' di sviluppare una politica fiscale che favorisca la crescita. Per riuscirci ''occorre portare avanti i lavori e le discussioni'' sulle proposte riguardanti la tassazione dell'energia, la base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle societa' e la revisione della direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio. Si esorta percio' a trovare ''rapidamente'' un accordo sulle direttive di negoziato per gli accordi sulla tassazione dei redditi da risparmio con i paesi terzi. Il Consiglio europeo prende quindi atto delle richieste di vari Stati membri di avviare ''una cooperazione rafforzata sull'imposta sulle transazioni finanziarie'', proposta che la Commissione Ue intende esaminare ''rapidamente'' per elaborare la sua proposta ''non appena le condizioni lo permetteranno''. In attesa dell'aumento di capitale della Banca europea per gli investimenti (Bei) di 10 miliardi - che dovrebbe accrescerne la capacita' totale di prestito di 60 miliardi di euro e permettere investimenti supplementari fino a 180 miliardi nei prossimi tre anni - si chiede di ''lavorare per garantire che i 55 miliardi di euro di fondi strutturali siano mobilitati rapidamente ed efficacemente''. Intanto la Commissione europea ''continuera' ad aiutare gli Stati membri a riprogrammare i fondi strutturali per incentrarli maggiormente sulla crescita e l'occupazione''. A livello nazionale, invece, occorre ''intervenire con urgenza'' per l'attuazione della direttiva sulla liberalizzazione dei servizi. Ribadito anche l'impegno per la creazione di un mercato unico digitale pienamente funzionante entro il 2015. Si tratta di una misura che ''potrebbe generare un'ulteriore crescita del 4% da qui al 2020''. Per questo il Consiglio europeo sottolinea la necessita' di ''accelerare i lavori'' in questo settore. Ancora prima va creato il mercato unico dell'energia: il Consiglio europeo ricorda ''la necessita' del completamento entro il 2014, garantendo che nessuno stato membro resti isolato dalle reti europee di distribuzione del gas e dell'energia elettrica dopo il 2015''. Si invitano percio' gli Stati membri a reaggiungere ''un rapido accordo sulla proposta per le reti trans-europee dell'energia''. Da ultimo, per favorire la crescita e rimettere in moto economia e creazione di posti di lavoro occorre poi una politica a sostegno delle piccole e medie imprese. Il Consiglio europeo torna a ribadire l'importanza di procedere alla semplificazione normativa e di garantire l'accesso al credito.



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