Crisi: oggi l'eurogruppo vara l'Esm, il fondo "salva-stati"
di Redazione
ROMA (AGI) - Oggi in Lussemburgo l'Eurogruppo lancia l'Esm, il nuovo meccanismo permanente di salvataggio europeo, la cui dotazione finale sara' di 500 miliardi di euro. Da oggi il fondo sara' operativo, anche se i primi 32 miliardi di euro arriveranno a fine ottobre e avranno una capacita' di fuoco di 200 miliardi di euro. Altri 32 miliardi arriveranno nel 2013 e gli ultimi 16 miliardi nel 2014, quando il fondo avra' una capacita' di fuoco complessiva di 500 miliardi di euro. La riunione inaugurale di questa rete di protezione arriva in una fase difficile della crisi europea. Ad Atene e' attesa la cancelliera Angela Merkel e non sono escluse manifestazioni di protesta, mentre il governo ellenico fa sapere che ha fondi a sufficienza per tirare avanti solo fino alla fine di novembre. Tuttavia ne' l'Eurogruppo, ne' il vertice dei capi di stato e di governo del 18-19 ottobre a Bruxelles decideranno niente sugli aiuti ad Atene e cioe' non si pronunceranno ne' su un prolungamento delle scadenze sui rimborsi, ne' su una rinuncia da parte della Bce ai tassi di interesse sui suoi crediti. Anche la Spagna appare sempre piu' in bilico, ricevera' dall'Esm i soldi per la ricapitalizzazione delle banche ma non sara' un finanziamento diretto. In Lussemburgo i ministri delle Finanze europei discuteranno anche delle condizioni per l'acquisto di bond spagnoli, per i quali comunque ci sara' bisogno di una richiesta diretta di Madrid.
ROMA (AGI) - Oggi in Lussemburgo l'Eurogruppo lancia l'Esm, il nuovo meccanismo permanente di salvataggio europeo, la cui dotazione finale sara' di 500 miliardi di euro. Da oggi il fondo sara' operativo, anche se i primi 32 miliardi di euro arriveranno a fine ottobre e avranno una capacita' di fuoco di 200 miliardi di euro. Altri 32 miliardi arriveranno nel 2013 e gli ultimi 16 miliardi nel 2014, quando il fondo avra' una capacita' di fuoco complessiva di 500 miliardi di euro. La riunione inaugurale di questa rete di protezione arriva in una fase difficile della crisi europea. Ad Atene e' attesa la cancelliera Angela Merkel e non sono escluse manifestazioni di protesta, mentre il governo ellenico fa sapere che ha fondi a sufficienza per tirare avanti solo fino alla fine di novembre. Tuttavia ne' l'Eurogruppo, ne' il vertice dei capi di stato e di governo del 18-19 ottobre a Bruxelles decideranno niente sugli aiuti ad Atene e cioe' non si pronunceranno ne' su un prolungamento delle scadenze sui rimborsi, ne' su una rinuncia da parte della Bce ai tassi di interesse sui suoi crediti. Anche la Spagna appare sempre piu' in bilico, ricevera' dall'Esm i soldi per la ricapitalizzazione delle banche ma non sara' un finanziamento diretto. In Lussemburgo i ministri delle Finanze europei discuteranno anche delle condizioni per l'acquisto di bond spagnoli, per i quali comunque ci sara' bisogno di una richiesta diretta di Madrid.
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