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Iran. Barak: Teheran ha rinviato la bomba ma solo per 8-10 mesi

Un terzo dello stock di uranio arricchito dirottato su civile 

di Redazione

ROMA, 31 Ott. (TMNEWS) - Il mondo e Israele possono tirare un sospiro di sollievo di fronte al rischio nucleare, ma solo temporaneamente, secondo il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak. Nel corso di un'intervista al quotidiano Daily Telegraph, il militare israeliano più decorato nella storia del Paese, ha detto che si è allontato il rischio di una crisi immediata con l'Iran, come si temeva quest'estate, poiché Teheran ha deciso di utilizzare un terzo del suo stock di uranio arricchito a fini civili. L'Iran "ha rinviato il momento della verità di 8 - 10 mesi", ha affermato Barak, ministro della Difesa da cinque anni, che resta però scettico sull'utilità delle sanzioni e sulle capacità dissuasive della diplomazia. In ogni caso, se le cose proseguiranno con questo ritmo, israele e i suoi alleati si troveranno di fronte alla decisione se colpire o meno i siti nucleari iraniani solo nel 2013, calcola il ministro. La maggiore preoccupazione di Barak è che nel frattempo Teheran riesca a rendere invulnerabile ed inespugnabile il sito di Fordovw, che ospita il centro di ricerca nucleare all'interno di una collina. Se l'Iran dovesse mai raggiungere questa "soglia di immunità" allora Israele sarebbe costretto a chiedere aiuto agli Stati uniti e ai paesi alleati. All'inizio dell'anno Teheran era riucita ad ammassare 189 chilogrammi di uranio arricchito al 20% . Ma ad agosto il 38% di questo stock è stato dirottato su fini civili, rimandando il momento per la costruzione di una bomba atomica.



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