Sla, tre giorni di sciopero della fame e nulla si muove
Prosegue lo sciopero della fame dei malati di SLA. «Ci hanno tolto anche i soldi per l'assistenza domiciliare»
di Nico Baratta
FOGGIA - Sono trascorsi appena tre giorni dall’inizio dello sciopero della fame di molti disabili gravi e alcuni gravissimi, affetti da SLA e patologie neurovegetative progressive, come per esempio la sclerosi multipla e distrofia muscolare, per chiedere al Governo il ripristino del fondo per la non autosufficienza destinato al finanziamento dell'assistenza domiciliare. Da domenica scorsa il presidente dell’associazione “Viva la Vita onlus Puglia”, Giovanni Longo (nella foto durante lo sciopero), anch’egli affetto da SLA, protesta con lo sciopero della fame. «Carissimi amici, siamo giunti al 3° giorno dello sciopero della fame e per quello che mi riguarda anche quello dei farmaci- ha commentato Longo in una sua nota diramata in rete-. Non pensavo di farcela, che il mio corpo già debilitato non l'avrebbe accettato e mi sarei da subito arreso, ma la determinazione e la rabbia è tanta. Sono iper determinato e a dir il vero fino a questo punto non ho nessun stimolo della fame. Però il fisico ne inizia a risentire-ha proseguito Longo-. Sento fortissimi dolori muscolari e articolari, la debilitazione è aumentata e di tanto e la pressione sanguigna i valori iniziano a sbalzarsi. In due giorni la mia alimentazione è stata la seguente: 0,5 lt. di acqua, circa 0,5 lt. di latte e 300 cl. di succhi di frutta. La mia tenuta fisica- ha terminato Giovanni Longo- è dovuta soprattutto a tutti VOI che in ogni momento mi state sostenendo e mi manifestate la vostra vicinanza.
Grazie e al bollettino di domani................ se oggi non succede il miracolo».
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