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Usa: Obama alla riscossa, vince il secondo round a Hempstead

di Redazione
ROMA (ASCA) - Un Barack Obama alla riscossa, che ritrova l'aggressivita' persa nel primo faccia a faccia, quando inaspettatamente a Denver si era schierato sulla difensiva. Questa volta, invece, i sondaggi pendono dalla sua parte: nel secondo duello televisivo il numero uno della Casa Bianca si riprende un primato di fronte a un Mitt Romney poco convincente. I primi rilevamenti della Cnn attribuiscono ad Obama il 46% dei consensi, a fronte del 39% ottenuto dal repubblicano. La Cbs replica: il 37% dei suoi intervistati ha giudicato migliore la performance di Obama contro un 30% per Romney e un 33% per un pareggio. Quello andato in scena a Hempstead, vicino a New York, e' stato uno scontro durissimo su auto, tasse, energia e politica estera che la moderatrice Candy Crowley della Cnn ha gestito con fatica. Il confronto si e' tenuto alla Hofstra University, davanti a 80 cittadini selezionati in modo casuale tra gli elettori incerti della contea di Nassau. E le domande le hanno fatte loro. Obama ha dimostrato di non essersi eclissato, di essere ancora un leader capace di tenere il centro del palcoscenico. Ha discusso sicuro sulla diffusione delle armi, le politiche per l'immigrazione, la disparita' tra gli stipendi di uomini e donne e rilanciato le politiche di green energy. Il primo step ha sorvolato la crisi economica globale. ''Con Obama finiremo come la Grecia, ha creato disoccupazione e debito'', ha attaccato prontamente Romney. ''Vuole solo diminuire le tasse ai ricchi'', la risposta di Obama. Sul versante Cina, Romney ha mostrato i propri muscoli: ''Pechino gioca fuori dalle regole, e' un manipolatore di valuta''. Obama ha affondato senza mezzi termini: ''Romney investe in aziende che creano dispositivi elettronici per spiare i cittadini cinesi mentre in passato aveva investito in aziende che creavano posti di lavoro in Cina''. Ma e' sulla questione libica che Obama conquista la vittoria. Un cittadino tira in ballo gli attacchi di Bengasi, il presidente americano smorza i toni e si assume le responsabilita' del caso: ''Non si strumentalizza la sicurezza nazionale per speculazioni politiche. Io sono responsabile di quello che e' successo. Troveremo chi ha ucciso Stevens. Romney invece - ha proseguito indignato - ha fatto una battuta per fini politici mentre i nostri morti erano ancora in terra. Non si comporta cosi' un comandante in capo''. L'ex governatore del Massachusetts incassa il colpo, scivola nella gaffe del principiante: inizia a balbettare ed insicuro fallisce la controffensiva: ''Quell'atto terroristico mette in discussione tutta la politica di Obama in Medio Oriente - dice -. Vedo che solo ora Barack Obama ha ammesso che si trattava di un atto di terrorismo. Cosa che ha invece detto dopo due settimane dai fatti e non il giorno dopo''. Ma si sbaglia, Obama glielo fa notare subito: ''Basta leggere i verbali per sapere cosa ho detto da subito''. E Candy Crowley, la moderatrice, lo sfianca: ''Lo ha detto nel giro di 24 ore''. Infine, sara' stato per un ripensamento, ma Obama ha deciso di infliggere il colpo finale ricordando la gaffe del rivale sul 47% degli americani per i quali non ha interesse perche' ''sono mantenuti dal governo''. Romney si era giocato la carta poco prima affermando di avere a cuore il ''100% dei cittadini''. Poi il gong, tempo scaduto. ''Questa corsa e' testa a testa. Tutto si decide nelle prossime settimane. E l'esito e' nelle tue mani. Io combattero' piu' forte che posso, ma non posso farcela senza di te'', le ultime parole del Presidente ai suoi lettori in una mail.



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