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Vaticano: Gabriele, sono innocente ma ho tradito fiducia papa

di Redazione
CITTA' DEL VATICANO (ASCA) - ''Riguardo all'accusa di furto aggravato mi dichiaro innocente. Mi sento colpevole di aver tradito la fiducia che aveva riposto in me il Santo Padre che sento di amare come un figlio'': lo ha detto l'ex-maggiordomo papale Paolo Gabriele rispondendo alle domande del suo avvocato nella seconda udienza del processo Vatileaks in Vaticano. L'ex-maggiordomo papale ha negato ''nel modo piu' assoluto'' di aver avuto dei complici. ''Contesto di accostare suggestione a collaborazione'', ha risposto al presidente del tribunale Giuseppe dalla Torre. Il maggiordomo era stato chiamato a precisare le sue dichiarazioni in un precedente interrogatorio durante l'inchiesta in cui aveva riferito di essere stato suggestionato nelle sue azioni dalle conversazioni avute con alcune persone in Vaticano, come il cardinale Comastri, mons.Francesco Cavina, oggi vescovo di Carpi, il card. Paolo Sardi, e la collaboratrice del papa Ingrid Stampa. Gabriele ha negato di aver ricevuto ''soldi o altri benefici'', per se' o per altri, in cambio dei documenti riservati di papa Benedetto XVI pubblicati dal giornalista Gianluigi Nuzzi. ''Ho avuto solo effetti distruttivi'', ha dichiarato Gabriele, che ha sottolineato di non aver voluto nemmeno ''favorire'' altre persone con la pubblicazione dei documenti nel libro ''Sua Santita''': ''Il libro non e' certo stato voluto da me'', ha spiegato.



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