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Dalla Bretagna alla Capitanata: il gemellaggio Foggia-Quimper

di Alba Subrizio
FOGGIA - Dopo i gemellaggi con Göppingen (Germania), Walbrzych (Polonia) e Peterborough (Inghilterra) la città di Foggia ha ieri mattina concluso, con la ratificazione delle firme, il nuovo gemellaggio con la cittadina francese di Quimper, situata nel cuore della Bretagna, il cui sindaco, Bernard Poignant, è anche deputato del Parlamento europeo (PSE). Si tratta di un gemellaggio ricco di aspettative per ciò che riguarda l'economia delle due città, difatti tra gli obiettivi vi è proprio quello di sfruttare al meglio le comuni risorse in campo agricolo (ad esempio per la coltivazione e produzione del pomodoro), e di far sì che dal confronto ciascuno possa migliorare la propria strategia economica. Grande entusiasmo ha espresso anche il sindaco Poignant, che ha posto l'accento sull'aspetto 'europeista' che tale gemellaggio vuole (e deve) significare: «Sono sempre stato affascinato dall'Italia e ho molta stima del vostro Presidente della Repubblica. Mi auguro che questa cerimonia sia un passo avanti per proiettarci in una visione della politica più europea. Poiché l'Unione europea non è tale solo sulla carta o perché si adotta una moneta unica, ma lo è realmente se tutti i cittadini ne condividono l'avventura politica e cominciano a pensare in maniera più allargata, oltre i confini nazionali, altrimenti il gemellaggio non sarà fruttuoso». La cerimonia, svoltasi nell'aula consiliare del Comune di Foggia, si è conclusa con uno scambio di doni, consistente in prodotti tipici e una statuina raffigurante una tipica fanciulla in abiti tradizionali dell'antica Cornovaglia con caratteristica cuffia. Siamo davvero diventati più europei? Foggia riuscirà ad attingere da questo e altri gemellaggi, un 'modus operandi' differente? La buona volontà c'è, ma è pur vero che si parte da premesse differenti. 


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