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Legge El. Dopo il lodo Calderoli pausa riflessione fino a lunedì

Bersani: ''Disposti a tutto ma non all'ingovernabilita'''

di Redazione

ROMA, 21 Nov (ASCA) - Pausa di riflessione fino a lunedi' della settimana prossima sulla riforma della legge elettorale. Dopo l'ultima riformulazione del 'lodo Calderoli' alla ricerca di una mediazione, e la conseguente presentazione di un subemendamento a firma del Pd con nuove proposte, serve dunque un supplemento di ragionamento e confronto, che trovera' evidentemente nuovi spunti non solo dalle proposte parlamentari sul tavolo, ma anche dall'esito delle primarie del Pd, questo fine settimana. ''Ci prendiamo il tempo che serve, ne riparliamo lunedi''' ha spiegato il presidente della commissione Affari costituzionali, Carlo Vizzini. Intanto il Pdl per voce del presidente dei senatori, Maurizio Gasparri, rivendica la necessita' di fare ''le nostre valutazioni, che non abbiamo ancora approfondito sulla proposta Calderoli. Come noto noi siamo aperti alla riduzione della soglia per il premio di governabilita' dal 42,5 al 40%, ma siamo molto dubbiosi sul cosiddetto premietto. Ne riparleremo lunedi'''. Il Pd si esercita con simulazioni numeriche e confronta l'esito delle proposte Calderoli e Pd, per giungere alla conclusione che nella fascia che piu' lo riguarda, quella tra il 30 e il 35% dei voti, il premio delle due proposte ripropone le stesse distanze delle precedenti posizioni, in termini di seggi. Il vicepresidente del gruppo del Senato, Luigi Zanda rivendica: ''Noi abbiamo messo a fuoco il tema della stabilita' e della governabilita' della prossima legislatura, rispondendo cosi' a una delle principali questioni piu' volte sollevate dal presidente della Repubblica. L'emendamento Calderoli e' corretto nel merito ma non nei numeri''. La dead line resta comunque quella dell'approdo in Aula del provvedimento, che la conferenza dei capigruppo ha fissato per mercoledi' 28 novembre. ''Io credo che in Aula andremo ragionevolmente con un relatore, mi auguro anche con un accordo ratificato - afferma Vizzini -. Se cosi' non fosse ci sarebbe ancora l'Aula per farlo. L'importante - ha concluso - e' che si trovi questo accordo, altrimenti l'ingresso alla Camera del provvedimento rischia di essere un percorso doloroso, anzi un vero e proprio Vietnam''. Sulla riforma della legge elettorale e' intervenuto anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani: ''Oggi pomeriggio abbiamo avanzato un'ulteriore proposta, siamo il partito piu' paziente di tutti - ha detto Bersani -, abbiamo rinunciato a malincuore alla nostra proposta principale, il doppio turno in collegio, ma la prossima legislatura vogliamo tornarci su''. In ogni caso, prosegue, ''siamo disposti a tutto ma non ad approvare una legge che renda l'Italia ingovernabile''.



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