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Regioni: ok della Camera a stretta su indennita' e spese. Tutte le misure del decreto

di Redazione

ROMA, 13 Nov (ASCA) - Tagli al numero dei consiglieri regionali, alle indennita', ai vitalizi e alle spese dei gruppi. Modifiche al controllo della Corte dei Conti sugli atti, sanzioni per gli amministratori e maggiore trasparenza. La Camera ha approvato oggi, in prima lettura, con 386 si' e 5 no (75 gli astenuti) il decreto legge che punta a stringere i controlli sulle spese delle Regioni. CORTE DEI CONTI - Rispetto alla versione del decreto varata dal Consiglio dei Ministri, la Corte dei Conti non esercitera' un controllo di legittimita' preventivo sugli atti delle regioni. Resta invece il controllo sul bilancio preventivo e il rendiconto consuntivo. TAGLIO CONSIGLIERI - Entro 6 mesi va attuato quanto previsto dal decreto legge 138 anti-crisi dell'estate 2011, che taglia il numero di consiglieri e assessori in rapporto al numero degli abitanti. TRACCIABILITA' SPESE - I gruppi consiliari dovranno rendicontare e pubblicare tutti i dati relativi alle agevolazioni e ai contributi ricevuti. TRASPARENZA REDDITI - Gli amministratori pubblici (Presidenti delle Regioni, presidenti del consiglio regionale, assessori e consiglieri regionali) dovranno adeguarsi al rispetto degli stessi standard di trasparenza introdotti dal Governo per i propri membri: pubblicare sul sito internet dell'amministrazione di appartenenza i redditi e il patrimonio. VIETATO IL CUMULO DEGLII EMOLUMENTI - E' vietato il cumulo di indennita' o emolumenti, comprese le indennita' di funzione o di presidenza, in commissioni o organi collegiali derivanti dalle cariche di presidente della Regione, presidente del consiglio regionale, di assessore o di consigliere regionale. La partecipazione alle commissioni permanenti e' invece resa a titolo gratuito. Per gli altri organi collegiali il gettone di presenza non potra' essere superiore ai 30 euro. ELIMINATI VITALIZI E PENSIONI A 66 ANNI. Vengono eliminati i vitalizi e resa obbligatoria l'applicazione del metodo contributivo per il calcolo della pensione. Nelle more, non potranno essere corrisposti trattamenti pensionistici o vitalizi in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della Regione, di consigliere regionale o di assessore regionale solo se i beneficiari abbiano compiuto 66 anni d'eta' e ricoperto la carica, anche se non continuativamente, per almeno 10 anni. AMMINISTRATORI INCANDIDABILI PER 10 ANNI - La sanzione a carico degli amministratori che hanno contribuito con dolo o colpa grave al verificarsi del dissesto finanziario, oltre al pagamento di una multa pari a un minimo di 5 e un massimo di 20 volte la retribuzione, e' l'incandidabilita' per dieci anni al ruolo di assessore, revisore dei conti degli enti locali e rappresentante dell'ente locale presso altri enti e istituzioni. Per i Sindaci e Presidenti l'incandidabilita' e' estesa alle cariche di Sindaco, presidente di provincia, presidente di Giunta regionali, membro di consigli comunali o provinciali, del Parlamento italiano ed europeo. TAGLI INDENNITA' REGIONI - Entro il 30 novembre le Regioni dovranno adeguarsi ai nuovi standard sulle indennita' e sui trasferimenti di fondi ai gruppi consiliari sui quali le Regioni e il Governo il 30 ottobre scorso hanno trovato un'intesa in Conferenza Stato-Regioni. La Conferenza ha indicato nell'Umbria la regione piu' virtuosa per quanto riguarda la retribuzione dei presidenti di Giunta (7400 euro netti), l'Emilia Romagna per quanto riguarda i consiglieri regionali (circa 6200 euro netti) e, per i finanziamenti ai gruppi consiliari (5mila euro l'anno per l'attivita' di ogni consigliere), ha indicato la Regione Abruzzo. Un pacchetto di misure che permettera' alle Regioni di risparmiare cira 40 milioni di euro l'anno. Questo varra' anche per il Lazio, la Lomabrdia e il Molise non appenna verranno rieletti le nuove assemblee regionali. I MUTUI DEI COMUNI FUORI DAL PATTO - I comuni che estinguono in anticipo i mutui con la Cassa depositi e prestiti dovranno pagare le penali ma queste non saranno conteggiate nel patto di stabilita'. TERREMOTO - Arriva la proroga a giugno 2013 per le tasse ma non per i contributi per i cittadini residenti nei comuni colpiti dal sisma del maggio scorso.



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