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Sud Sudan: preparativi in corso per il trasferimento dei rifugiati dal campo di Yida

di Redazione

ROMA - Obiettivo prioritario dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in Sud Sudan è la sicurezza dei quasi 63mila rifugiati che si trovano nell’insediamento di Yida, al confine con lo stato sudanese di South Kordofan. Un problema che dura ormai da diversi mesi. L’Agenzia al momento è impegnata nella valutazione di siti alternativi, in previsione del trasferimento che potrà svolgersi non appena le condizioni meteorologiche - è in corso la stagione delle piogge - lo consentiranno. Nella giornata di ieri l’UNHCR e la missione di peacekeeping UNMISS hanno effettuato una missione congiunta in elicottero allo scopo di verificare l’adeguatezza e l’accessiblità dei siti alternativi offerti dal Governo sud-sudanese. L’UNHCR è in contatto quotidiano con il Governo per organizzare il trasferimento. Esperti tecnici dell’Agenzia saranno nell’area la prossima settimana per predisporre nuovi siti, sia per i rifugiati che attualmente si trovano a Yida e sia in vista di possibili nuovi flussi causati dai combattimenti nel South Kordofan una volta cessata la stagione delle piogge. La protezione dei rifugiati a Yida, a causa della sua vicinanza al confine, è messa in pericolo dalla presenza di uomini armati all’interno e nei dintorni dell’insediamento. In questo momento è impossibile garantire la sicurezza dei rifugiati e il carattere civile dell’insediamento. I casi di elementi armati nei pressi di Yida vengono riferiti alle autorità del Sud Sudan. La sicurezza dei rifugiati costituisce sempre una priorità per l’UNHCR, ma ciò che rende la situazione di Yida particolarmente preoccupante è che quasi il 70% dei rifugiati presenti nel sito abbia un’età inferiore ai 18 anni. L’Agenzia e i suoi partner hanno istituito 7 comitati per la protezione dei minori presso la comunità dei rifugiati. Al fine di proteggere i minori non accompagnati, che sono soggetti particolarmente vulnerabili, quando giungono al campo l’UNHCR fa in modo che essi siano rapidamente riuniti ai parenti già presenti a Yida o che siano affidati a dei tutori. L’attuale situazione dei finanziamenti rende particolarmente arduo per l’Agenzia far fronte anche alle più urgenti necessità dei circa 175mila rifugiati che si trovano negli stati sud-sudanesi di Unity e Upper Nile. L’operazione sudanese è decisamente sottofinanziata. La richiesta contenuta nell’appello aggiornato dell’UNHCR per quest’anno ammonta a 186 milioni di dollari, dei quali finora solo il 40% è stato finanziato. Come minimo, entro gennaio sono necessari ulteriori 20 milioni di dollari. Anche le organizzazioni non governative internazionali hanno bisogno di maggiori finanziamenti per poter svolgere tutte le loro attività nella maniera dovuta.



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