Berlusconi contro lo spread, "basta con gli imbrogli"
di Redazione
ROMA, 11 Dic. (AGI) - L'anticipo delle elezioni, dovuto alle dimissioni ndi Monti e' risibile, perche' si tratta di poco piu' di un mese. Quindi, non c'e' assolutamente una ragione vera per cui i mercati possano e si debbano agitare". Silvio Berlusconi telefona a Maurizio Belpietro a Canale Cinque e passa all'attacco dello spread: "Smettiamola di parlare di questo imbroglio. Di spread non si era mai sentito parlare, se ne sente parlare solo da un anno. Cosa ci importa - spiega - di quanti interessi il nostro debito pubblico paga a chi investe nei nostri titoli rispetto a quello che pagano gli investitori che investono nel debito pubblico tedesco?".
"Siamo andati avanti da quando c'e' l'euro - e' la teoria esposta dall'ex premier - a pagare il 4,3 per cento, la Germania il 3,3 per cento, poi la Germania ha deciso di fare una cosa nei suoi interessi: ha ordinato a tute le sue banche di vendere tutti i Titoli del Tesoro italiani che avevano nelle casse e questo fatto ha portato a 7, 8, 9 miliardi di vendite e gli altri fondi americani e internazionali hanno pensato che se la Germania vende qualcosa ci sara' sotto. Hanno venduto anche loro e gli investitori per investire nel nostro debuto pubblico e quello degli altri Paesi cosiddetti 'cicala' hanno ritenuto di chiedere un premio per il rischio anche solo teorico per il rischio che correvano". E cosi' eccoci agli interessi "del 14/15 per cento chiesti alla Grecia, del 9/11 al Portogallo, del 7/8 alla Spagna e del 6 all'Italia".
Berlusconi rileva che "la Germania ha approfittato di tutto questo, disponendo dell'unico debito sovrano assolutamente solido e sicuro e ha abbassato all'uno per cento i tassi per gli investitori nel loro debito pubblico".
Allora, questo e' il 'mantra' proposto dal leader Pdl: "Ma a noi cosa importa che la differenza sia tra l'uno per cento e il 6 per cento nostro? Quello che ci importa e' che i nostri tassi, che dobbiamo pagare per avere investimenti nel nostro debito pubblico, sono aumentati del 2 per cento. Il che in un anno fa meno di 5 miliardi di spese in piu' che si aggiungono agli 80 miliardi che ci costa il servizio del debito".
Dunque, ragiona ancora Berlusconi, "tutto quello che si e' inventato sullo spread e' un vero imbroglio".
Nessun commento