Musica. Il pianoforte di Umberto Giordano torna a Foggia dopo 18 mesi di restauro
FOGGIA - Una solida cassa di legno massiccio,
tasti d'avorio, finimenti in oro; il pianoforte del Maestro Giordano è tornato
a 'casa', prendendo alloggio nella superba Sala Fedora del Teatro intitolato al
più grande compositore della nostra città . Il pianoforte (classe 1903), targato
"Berchstein", sul quale sono nate opere come la Fedora, Andrea
Chenier, Mese Mariano è stato restaurato dalla ditta Fabbrini, sebbene alcuni
pezzi, come i feltrini, siano stati fatti arrivare proprio dalla stessa antica
e prestigiosa ditta tedesca che lo produsse, affinché il suono del piano
rimanesse inalterato, proprio come quando i suoi tasti erano sfiorati dalle
dita del Maestro. Un'emozione fortissima, certamente, e un arricchimento per la
comunità di Foggia, che si deve all'Unesco che – in questo caso possiamo dirlo
– ha davvero restituito al teatro e alla città che lo ospita un 'patrimonio
dell'umanità '. «E' una soddisfazione, nonché un'emozione immensa poter
finalmente riascoltare il suono di questo pianoforte appartenuto ad una così
grande personalità del nostra terra» ha asserito Floredana Arnò, presidente del
Club Unesco Foggia, durante la serata di presentazione alla città del
pianoforte post-restauro, ossia lo scorso sabato, alla presenza delle massime
autorità cittadine e diverse associazioni culturali; la presidente Arnò ha
continuato: «desidero ringraziare Comune e Provincia di Foggia che ci hanno
permesso di organizzare eventi per la raccolta di fondi». Il restauro, durato
un anno e mezzo, è costato più di 22.000 euro ed è stato eseguito, come giÃ
accennato, nei laboratori di Pescara della ditta Fabbrini, nota a Foggia per la
produzione e vendita di strumenti musicali. La tavola armonica, i tasti e tutti
gli altri pezzi sono stati completamente smontati e rimontati; è stata salvate
e 'recuperata' anche la parte dov'era collocata la firma stessa di Umberto
Giordano, adesso finalmente ben visibile. Per rendere unica la serata della
cerimonia sono state eseguite alcuni pezzi da camera di Umberto Giordano, in
special modo dei valzer per pianoforte, eseguiti dalla giovanissima M° Daniela
Giordano. Presente alla serata la dirigente dell'assessorato alla cultura, Gloria
Fazia, che ha annunciato, per l'occasione, la prossima pubblicazione dei
numerosi diari manoscritti di Giordano conservati al Museo civico, con pagine
dedicate anche al suo pianoforte, come quando, a Pescia, sfollato, ricorda di
avere le mani talmente fredde da non riuscire neanche a suonare. «Si tratta di
un importante testimonianza, nonché di un evento che segna l'avvio di un più
ampio progetto di recupero giordaniano» sono state le parole del sindaco Gianni
Mongelli.
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