Ilva, migliaia in corteo a Taranto contro il decreto del governo: solidarietà ai giudici
di Redazione
TARANTO, 15 Dic. (ADNKRONOS) - Sono gia' alcune migliaia, le prime stime parlano di 6-7 mila, le persone che sfilano al corteo 'Taranto Libera', partito da un'ora da piazza Sicilia, organizzato dalle associazioni ambientaliste della citta' jonica per solidarizzare con la magistratura e per protestare contro il decreto legge che consente la ripresa della produzione da parte dello stabilimento siderurgico Ilva. Un'iniziativa che si dichiara, allo stesso tempo, a favore dei diritti ''ineludibili'' della salute, del lavoro, dell'ambiente, del reddito, della cultura. La testa del serpentone si trova in questo momento in via Umbria angolo corso Italia mentre la coda e' ancora in via Liguria. Una partecipazione notevole visto anche il clima freddo. Il corteo terminera' il suo percorso in piazza della Vittoria nel centro della citta' dove e' prevista l'esibizione in concerto di numerosi artisti a titolo gratuito per dare il proprio sostegno alla causa. Non ci saranno interventi dal palco. Gli organizzatori hanno invitato a non esibire bandiere di partito o associative.
Molti bambini in testa al corteo, e poi mamme con i passeggini, gli studenti, anche manifestanti arrivati da fuori Taranto. Decine gli striscioni tra i quali molti di solidarieta' ai giudici, in particolare al gip Patrizia Todisco che ha emesso negli ultimi mesi diverse ordinanze cautelari personali e reali nell'ambito di due inchieste della Procura della Repubblica. E' lei che ha disposto a luglio il sequestro degli impianti dell'area a caldo, senza facolta' d'uso, e a fine novembre quello dei prodotti finiti.
Il decreto del governo, pero', con il successivo emendamento, proposto dal ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, a proposito dei prodotti finiti, consente di superare entrambi i provvedimenti giudiziari e quindi permette all'azienda di riprendere la produzione e la commercializzazione. Nei prossimi giorni dovrebbe essere convertito in legge in Parlamento.Contro il decreto la Procura sta lavorando a un conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato da presentare alla Corte Costituzionale.
Imponenti le misure di sicurezza di polizia e carabinieri a presidio ad esempio di Tribunale e Prefettura ma tutto per ora si sta svolgendo in modo sereno. Nel pomeriggio si e' alzato in volo anche un elicottero. Molte le persone che sfilano con le mascherine antiinquinamento. Ci sono anche alcuni figuranti di un presepe che pero' deve fare a meno delle pecore, visto che diverse centinaia sono state gia' abbattute e per altre e' previsto l'abbattimento a causa dell'inquinamento da diossina e pcb.
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