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La realtà da dentro l’anima - un libro di Adolfo Nicola Abate

(Dalla prefazione di Michele Campiti)
 

di Redazione

FOGGIA, 15 Dic.  - “Tutti, almeno una volta nella vita, siamo stati poeti. Di certo quando, bambini, il mondo era per noi nuovo ogni giorno e tutto ci appariva grande e meraviglioso. Vedevamo l’invisibile e ogni cosa era per noi parola. Animali, fiori e stelle parlavano con noi e noi con loro. Con gli anni, poi, il velo dell’abitudine è sceso sui nostri occhi, la meraviglia è fuggita via e il mondo è diventato opaco e muto. La Poesia, rinchiusa nel sepolcro dell’anima, si è addormentata sognando il cielo. Quando però il poeta, in un momento di grazia, soffia sui nostri sepolcri il vento della parola, le nostre tombe vengono scoperchiate e la Poesia, risvegliata, vola libera a ricreare il mondo. Versi d’amore scorrono, di Adolfo Nicola Abate, si offre a noi come un itinerarium cadenzato in quattro percorsi che crescendo l’uno nell’altro, come fiume in un fiume, sfociano nell’infinita Poiesis di Dio. È la Poesia il cantus firmus di questa composizione polifonica, in cui risuonano le voci del mondo, della vita, dell’amore e del divino. Se i poeti appaiono “inutili profeti” è perché non sovvertono le strutture di questo mondo. Essi vogliono soltanto rinnovare il nostro sguardo sul mondo. Ma è proprio lo sguardo nuovo di questi “innocenti raccontatori di verità” il primo vero atto rivoluzionario, capace di trasformare in profondità il mondo”.
 
 
 



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