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Monti stringe i tempi per la lista, entro oggi vuole l'accordo

di Redazione

ROMA, 28 Dic. (AGI) - Stringere i tempi per definire forma e composizione della lista, o federazione di liste, che sosterranno Mario Monti alle prossime elezioni. A chiederlo, stando a quanto riferiscono fonti parlamentari, e' lo stesso presidente del Consiglio che gia' oggi, con il vertice dei centristi convocato alle 13, vorrebbe chiudere l'accordo e cominciare a lavorare sulla composizione delle liste. Di questo si dovrebbe parlare domani, in occasione di una riunione delle forze in campo per sostenere Monti. Riunione a cui potrebbe partecipare il presidente del Consiglio. Se cio' non accadesse, il professore sarebbe ben rappresentato dai ministri Corrado Passera e Andrea Riccardi. Le stesse fonti riferiscono che Mario Monti avrebbe posto la condizione di poter dire l'ultima parola su ciascun nome, con l'obiettivo di garantire un quantum di discontinuita' e la massima 'pulizia'. Una condizione che, malgrado qualche tentennamento iniziale, sarebbe stata accolta dagli interlocutori politici. E nella giornata in cui Piero Grasso chiede l'aspettativa per ragioni elettorali al Csm, filtra che anche che Stefano Dambruoso, magistrato e responsabile giustizia di Italia Futura , sara' con ogni probabilita' della partita. Dal Pdl trapela una certa preoccupazione per quanto sta avvenendo al centro. Messi da parte i toni diplomatici, lo stato maggiore del partito ha preso posizione nei confronti della scelta di Monti di 'salire' in politica. Per Angelino Alfano ne deriverebbe un "centrino" pensato a uso e consumo del Pd: perche' Bersani potrebbe vincere bene alla Camera, ma non al Senato. Qui l'appoggio di una forza che gode, in virtu' della titolarita' del 'brand Monti', del 20 per cento dei consensi, stando a un sondaggio che circola tra i centristi, tornerebbe utile ad un eventuale governo guidato da Pierluigi Bersani. Per fare questo, pero', sarebbe auspicabile presentare una lista unica, non solo al Senato ma anche alla Camera. Monti sarebbe di questa idea, per dare maggior peso elettorale alla nuova formazione di centro, ma anche per dare un segnale di "coerenza e serieta'". Alle critiche di Alfano, si aggiungono quelle di Fabrizio Cicchitto che sottolinea come il ruolo di terzieta' del presidente di un consiglio dei ministri tecnico sia ormai venuto meno. E' anche per non prestare il fianco a nuove polemiche che il vertice di oggi non si dovrebbe tenere a Palazzo Chigi, forse nemmeno nello studio del Senatore Monti a palazzo Giustiniani. Probabile che, a sorpresa, si scelga la sede della Comunita' di Sant'Egidio di Piazza Santa Maria in Trastevere, dove e' di casa il ministro della cooperazione internazionale e integrazione, Andrea Riccardi. L'eventualita' della lista unica alla Camera e al Senato metterebbe, tuttavia, in imbarazzo i partiti sostenitori dell'agenda Monti: Fini e Casini, infatti, si scontrano con le resistenze di chi non vuole saperne di abbandonare le vecchie sigle e il bagaglio politico e culturale ad esse connesso. Non solo: di fronte alla prospettiva di presentarsi con una lista unica, si aprirebbe anche la questione dei criteri per comporre le liste e quale peso dare alle singole forze che sostengono l'agenda Monti. Calcoli che farebbero pensare a un accordo pre elettorale gia' confezionato, ma che viene smentito con fermezza da alcuni esponenti di primo piano dell'Udc. Non ultimo Casini che si dice "al lavoro per un'area di responsabilita' nazionale. Ci sara' spazio per tutti coloro che credono nel valore della buona politica e nell'impegno della societa' civile. Non dovra' esserci spazio per opportunisti dell'ultima ora". Della stessa idea il ministro Andrea Riccardi.



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