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Regione Puglia: ridotto definitivamente a 50 il numero dei consiglieri

di Redazione

BARI, 4 Dic. (ADNKRONOS) - Il Consiglio regionale della Puglia ha completato il percorso di riduzione dei cosiddetti costi della politica riducendo da 70 a 50 il numero dei consiglieri regionali, con l'approvazione in seconda lettura della modifica dello Statuto regionale. Il provvedimento, che entrera' in vigore dalla prossima legislatura, era stato approvato in prima lettura agli inizi di ottobre. Inoltre il prossimo presidente della Giunta potra' nominare solo due assessori esterni, tutti gli altri dovranno essere scelti esclusivamente tra i consiglieri regionali eletti. Il capogruppo del Pdl, Rocco Palese, ha definito la scelta del Consiglio regionale, un ''atto di autoriforma espressione di grande sobrieta'''. Il governo nazionale da tempo tenta di ridisegnare l'architettura istituzionale dello Stato con provvedimenti ''che hanno tradito - ha detto Palese - la vocazione per cui sono stati generati e di fatto sono stati un fallimento''. L'esponente del Pdl ha puntato il dito su un argomento a cui e' particolarmente sensibile: il risparmio. Quello previsto per la prossima legislatura, infatti secondo l'esponente del Pdl, sara' di 30 milioni di euro. Secondo il capogruppo di Sel, Michele Losappio, la norma che il Consiglio ha approvato ''non e' la migliore possibile in un Paese moderno. Sarebbe stato necessario - ha detto - lavorare coordinando e armonizzando la riduzione dei costi delle Regioni con quelle dello Stato, tenendo conto delle esigenze numeriche in riferimento al territorio, per esempio. Ma l'emergenza economica e sociale che stiamo vivendo - ha continuato Losappio - ci ha imposto questa scelta significativa, anche per dare un segnale forte di attenzione e sensibilita' all'opinione pubblica. Va detto pero' che le grandi riforme annunciate dal governo nazionale sono di fatto inesistenti e inefficaci''. Sergio Blasi, segretario regionale del Pd, ha rimarcato il fatto che la Regione Puglia per prima si e' dotata di una riforma in sintonia con le richiesta di sobrieta' che viene sollecitata dalla gente. ''Non si possono chiedere sacrifici - ha detto - senza assumere decisioni che siano rappresentative della nostra volonta' di cambiamento''. Per Francesco Damone (la Puglia prima di tutto), ''non siamo tutti Fiorito, molti di noi lavorano con serieta' e fanno della politica una missione. Detto questo, la riforma di cui ci siamo dotati e' un gesto di ulteriore serieta' e sobrieta'''. Sullo stesso tema hanno insistito anche Euprepio Curto (Fli) e Salvatore Negro (Udc). ''Metterci tutti sullo stesso piano - ha detto Curto - non giova alla democrazia e nemmeno cadere negli eccessi di demagogia e populismo fa bene alla politica''. Per Negro questi provvedimenti sono frutto ''dell'onda mediatica'', ma ha esortato il presidente Vendola a rappresentare a livello nazionale l'obiettivo raggiunto dalla Puglia perche' diventi un esempio per tutta la nazione.Oggi sono 70. Il provvedimento entrerà in vigore dalla prossima legislatura.



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