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Bari. Si restituisca dignitá all’ospedale pubblico “Di Venere” e a tutta la sanitá pugliese Questo il concreto impegno del PdL

di Redazione

BARI, 24 Gen. - "Da tempo denunciamo con forza la grave situazione della sanità pugliese, stritolata tra una strana mescolanza di gestione clientelare, incapacità politico-amministrativa, immobilismo e propaganda, nelle cui pieghe hanno proliferato sprechi e disorganizzazione. Dopo circa otto anni di governo Vendola, oggi pronto a fare le valigie per altri lidi, ci ritroviamo di fronte ad una riorganizzazione del settore avviata nei tempi supplementari, che di fatto si traduce in uno schizofrenico smantellamento del sistema che non corrisponde ad una razionale risposta alle esigenze di assistenza sui territori. Quanto succede all'Ospedale Di Venere di Bari ne è la prova lampante. E non è l'unica. Purtroppo non ci coglie sorpresi, avendo già più volte effettuato dei sopralluoghi e denunciato situazioni al limite della tollerabilità. Né l'eroismo degli operatori sanitari, anche loro costretti a lavorare in condizioni a dir poco disastrose, può sostituire un intervento serio e responsabile da parte delle autorità preposte. In questo quadro nasce la nostra piena adesione alle rimostranze dei cittadini e del Comitato costituitosi ad hoc per la difesa del Di Venere. Non la difesa di un campanile o l’arroccamento su posizioni per preservare l’orticello di pochi, ma la trincea, per difendere un patrimonio di tutti i cittadini, per tutelare il loro diritto ad un’assistenza sanitaria di qualità, come quella che per anni ha saputo dare il presidio del Di Venere, rappresentando il fiore all’occhiello e il punto di riferimento per la diagnosi e cura di diverse patologie per l’intera Puglia. Il concreto impegno del PdL proseguirà con coerenza e tenacia! Nella prossima riunione del Consiglio Regionale adotteremo tutte le iniziative politiche e istituzionali per portare la voce del Comitato per la difesa dell’Ospedale Di Venere e le relative istanze, a partire dalla richiesta di approvazione da parte della giunta regionale di una delibera che preveda il ripristino presso l’Ospedale Di Venere del Servizio di Anatomia ed Istologia patologica e del Reparto di Pneumologia. Siamo consapevoli che la politica è chiamata ad un dovere imprescindibile nei confronti di cittadini e operatori che chiedono risposte e rivendicano il giusto diritto da una parte a veder garantiti i livelli essenziali di assistenza in un territorio così vasto come quello in cui sorge l’ospedale Di Venere; dall’altra parte, a non veder dispersi e vanificati tutti gli sforzi e l’encomiabile lavoro svolto dal personale sanitario e anche amministrativo in tutti questi anni che ha visto il Di Venere diventare un punto di riferimento del sistema sanitario regionale. BASTA PAROLE! Denunciamo VENDOLA, ATTOLINI E EMILIANO che nascondono le proprie responsabilità in un assordante silenzio e in una ingiustificata assenza dal Territorio. In questa regione, amministrata ormai come da ultimi giorni di Pompei, dato l’imminente trasloco romano del suo presidente, ora più che mai occorrono fatti, coerentemente con la necessaria riorganizzazione ospedaliera che deve trovare le ragioni della sua attuazione in una razionale azione integrata tra ottimizzazione delle risorse – economiche, strutturali e professionali – e fabbisogno territoriale. Si restituisca al Di Venere il ruolo centrale quale ospedale di riferimento per tutta l’area Bari-Sud. E, più in generale, si restituisca dignità alla sanità pugliese e ai tanti operatori che la sostengono”. E' ORA DI VOLTARE PAGINA!



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