Bersani "Non silenzio nessuno" Renzi "Avrà un ruolo attivo"
di Redazione
ROMA, 3 Gen. (AGI) - Pier Luigi Bersani ha risposto duramente a Mario Monti che questa mattina gli ha chiesto di "silenziare" Stefano Fassina e le ali estreme del partito. "Io ribadisco rispetto, ma chiedo rispetto per tutto il Pd", ha detto il segretario dei Democratici al termine dell'incontro con Matteo Renzi. "Siamo un partito liberale - ha sottolineato - che non chiudera' mai la bocca a nessuno, che trovera' sempre una sintesi". "Il coraggio che mi si chiede - ha concluso - credo di averlo dimostrato e credo che sia non chiudere la bocca alla gente, ma lasciarla parlare, lasciarla partecipare e trovare una sintesi. Questa e' la mia idea". Pier Luigi Bersani ha ironizzato sulle critiche di Mario Monti al Pd. "Tutti i difetti del Pd si scoprono oggi?", ha detto il segretario del Pd al termine del pranzo con Matteo Renzi. "Per un lungo anno non si sono visti?", ha insistito.
BERSANI, "RENZI AVRA' RUOLO ATTIVO"
"Assolutamente si'". Cosi' Pier Luigi Bersani ha risposto ai cronisti che, al termine del pranzo con Matteo Renzi, gli chiedevano se il sindaco di Firenze avra' un ruolo attivo in questa campagna elettorale.
"La nostra forza e' essere un grande partito popolare e pluralista, con tanti protagonisti e c'e' una sintesi che cerchiamo di portare fuori dal politicismo, sulle cose reali, la moralita' pubblica, il lavoro, il welfare", ha sottolineato.
"Questo e' un grande partito popolare, e' un collettivo che trova una sintesi, che non e' attaccato a una personal sola, ma esprime sintesi politiche dentro la societa'", ha insistito.
RENZI "NON SCAPPO CON PALLONE"
"L'incontro e' andato molto bene". Ad assicurarlo e' stato Matteo Renzi al termine del pranzo con Pier Luigi Bersani. "E' normale che si possa restare dentro un partito quando finiscono le primarie, anche se si perde", ha sottolineato il sindaco di Firenze. "Vedo troppa gente abituata a scappare con il pallone, io non sono fatto in questo modo", ha assicurato.
"Questo e' il pranzo che dovevamo fare dai tempi delle primarie. Dovevo capire cosa ci faceva il tacchino sul tetto, lui me l'ha spiegato e adesso sono felice...", ha scherzato Renzi ricordando la storiella raccontata da Bersani e diventata un tormentone nella campagna per le primarie.
"Credo sia normale che un grande partito come il Pd, chiuse le primarie, discuta della campagna elettorale", ha sottolineato.
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