Los Roques: "l'aereo in mezzo alle nubi, poi un fulmine"
di Redazione
ROMA, 7 Gen. (AGI) - In Venezuela sono state intensificate le ricerche dell'aereo scomparso venerdi' mattina con a bordo il figlio dello stilista Missoni, Vittorio, la moglie, e un'altra coppia di italiani. Un pilota venezuelano, decollato con un Cessna subito dopo il piccolo bimotore, ha raccontato alla Stampa di aver visto il velivolo sparire inghiottito "da un cumulo di nubi". "Un fulmine, deve essere stato un fulmine", ha dichiarato Enrique Rada in un'intervista al quotidiano torinese, "in quei cumuli a volte si scatena una tensione elettrica cosi' forte che puo' colpire l'aereo in modo da distruggere tutto in pochi secondi". Nelle ultime ore erano circolate anche voci su un possibile sequestro, con l'aereo dirottato in una zona dei Caraibi controllata dai narcotrafficanti. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha affermato che la Farnesina segue il caso "con grandissima apprensione" e ha ringraziato le autorita' venezuelane "per il loro impegno", ribadendo la "forte vicinanza e solidarieta'" alle famiglie. Finora il mare agitato ha rallentato le ricerche, consentendo di scandagliare un'area di 360 miglia nautiche nell'arcipelago di Los Roques. Alle operazioni partecipano 385 persone tra volontari, militari e personale statale, con due elicotteri, un aereo, una fregata, una motovedetta e una nave per ricerche oceanografiche. L'Italia sta valutando la possibilita' di una "collaborazione" dei Vigili del fuoco.
Per oggi e' attesa una visita dell'ambasciatore italiano, Paolo Serpi, a Gran Roha, da dove era decollato il bimotore Britten Norman diretto nella capitale venezuelana. A Caracas si trova il fratello di Vittorio Missoni, Luca, ed e' in arrivo anche l'amministratore delegato della maison, Alberto Piantoni.
Intanto a Sumirago, in provincia di Varese, e' ripresa l'attivita' dello stabilimento Missoni, in un clima di grande preoccupazione. Ottavio e Rosita Missoni, rientrati dall'Oman, hanno trascorso l'Epifania nella loro villa poco distante, insieme alla figlia Angela, ai nipoti e ad altri parenti. "Noi speriamo che siano tutti e quattro vivi e che stiano bene", ha dichiarato Angela a Repubblica, "ci auguriamo che le ricerche si allarghino senza trascurare nessuna pista".
A Brescia sono rientrati Giuseppe Scalvenzi e la moglie Rosa Apostoli, la coppia di amici che per un puro caso non si era imbarcata in aereo con i Missoni e i coniugi Guido Foresti e Elda Scalvenzi, quest'ultima sorella di Giuseppe
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