Estero Rapiti 41 stranieri in Algeria, "rappresaglia per attacchi Mali"
di Redazione
NOUAKCHOTT, 16 Gen. - Un gruppo di 41 tecnici stranieri di un impianto di estrazione in Algeria al confine con la Libia e' stato preso in ostaggio dai guerriglieri jihadisti provenienti dal Mali. L'attacco, che e' costato la vita a un francese e a un britannico e il ferimento di altre sette persone, e' stato rivendicato dalla Brigata 'Khaled Abul Abbas', legata all'Organizzazione di al-Qaeda nel Maghreb Islamico. AL QAEDA, ATTACCO IN ALGERIA RISPOSTA INTERVENTO FRANCIA L'offensiva ad Amenas e' un rappresaglia per l'autorizzazione al sorvolo del proprio spazio aereo concessa da Algeri ai jet francesi che da venerdi' stanno bombardando i gruppi islamisti in Mali. "Quarantuno occidentali inclusi sette americani, cittadini francesi, britannici e giapponesi sono stati presi in ostaggio", ha dichiarato il portavoce del gruppo all'agenzia di stampa mauritana Ani, sottolineando che l'attacco e' stata "una reazione alla flagrante interferenza dell'Algeria (in Mali) che ha consetito agli aerei (da guerra) francesi di attraverso il proprio spazio aereo per bombardare il nord del Mali. Un tradimento per il sangue del martiri algerini uccisi dai colonialisti francesi (Parigi e' stata potenza coloniale sia in Algeria che in Mali ed in molti Paesi dell'Africa Occidentale)".
Il rapimento e' stato rivendicato da un gruppo guidato da Mokthar Belmokhtar, a noto jihadista cieco da un occhio conosciuto come "l'intoccabile", condannato piu' volte all'ergastolo in Algeria, suo Paese natale. Belmokhtar e' stato tra i membri fondatori dei terroristi algerini del gruppo dei 'Salafiti per la predicazione e il combattimento', che poi e' confluita nell'organizzazione fondata da Osama bin Laden diventando 'al Qaeda nel Maghreb Islamico', formazione che avrebbe lasciato alla fine del 2012.
Belmokhtar e' conosciuto anche come uno degli organizzatori dei rapimenti di stranieri in tutto il Sahel. Il complesso preso di mira e' gestito dal colosso petrolifero britannico 'Bp' in joint-venture con la compagnia di Stato algerina 'Sonatrach' e con la societa' 'Statoil' di Oslo. Gli ostaggi sono stati fatti salire a forza su fuoristrada e portati via. I giapponesi lavorano per la societa' nipponica di engineering 'Jgc'. L'Esercito algerino ha lanciato una caccia all'uomo in pieno deserto per tentare di liberare i prigionieri. La 'Bp' dal canto suo ha annunciato l'allestimento di una linea rossa telefonica per i parenti dei dipendenti.
Sembra trattarsi della prima rappresaglia anti-occidentale da parte della galassia jihadista. I feriti sono due poliziotti e quattro dipendenti del complesso.
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