Foggia. La politica locale si taglia gli stipendi per garantire servizi ai disabili: esempio da imitare
FOGGIA, 17 Gen. - Vi ricordate della vicenda che ci occupammo verso la metà dell’ottobre 2012 per la soppressione del servizio di accompagnamento di giovani disabili dai centri garganici ai Centri di Riabilitazione Padre Pio ONLUS di San Giovanni Rotondo? Ebbene, dopo diversi inviti da parte delle istituzioni e della stampa locale, dopo pressanti richieste degli utenti, dopo un accorato appello di alcuni politici sensibili al problema e dopo le innumerevoli domande sul loro futuro lavorativo dei venti autisti del servizio in oggetto, una risposta fattiva è giunta da un centro garganico. Sarà che siamo in campagna elettorale ma la risposta merita visibilità . Difatti il comune di San Marco in Lamis, con a capo il Sindaco, l’On. Angelo Cera, ha deciso di decurtarsi lo stipendio istituzionale per garantire la prosecuzione del servizio di trasporto di cui sopra. Sia nell’editoriale “Disabilità non più assistita. Grave e disgraziata decisione da uomini in saio”, sia nell’articolo pubblicato su “Fatti & Misfatti”, ambedue presenti nel portale www.newsgargano.com, pubblicati anche su questo portale, si evincevano gravi responsabilità tecniche, morali e di palese abbandono all’assistenza volontaria dei più deboli effettuata da uomini di fede facenti parte della “Fondazione dei Centri di Riabilitazione Padre Pio ONLUS” di San Giovanni Rotondo che per far fronte a riduzioni economiche, giustificate da una voce dello statuto che diceva “Eliminazione dei costi gestionale non obbligatori” dettati dalla famigerata spending review. Ora e grazie a quest’azione molto più “di fede” di tante altre, ma anche dettate da comportamenti politici in linea con l’etica del ruolo e l’austerità del momento, quel servizio potrà essere riattivato, ridando speranze a chi in carrozzella otteneva un servizio umano e sanitario. Di seguito riportiamo il comunicato stampa del Comune di San Marco in Lamis, con l’auspicio che sia d’esempio per altri comuni e soggetti istituzionali e da monito a chi dovrebbe assistere “per fede” i più bisognosi.
San Marco in Lamis - Gli assessori e il presidente del consiglio Comunale di San Marco in Lamis si sono decurtati lo stipendio per garantire la prosecuzione del servizio di trasporto di una trentina di anziani e bambini disabili del loro paese ad un centro di riabilitazione motoria. Lo ha annunciato il sindaco della cittadina foggiana, Angelo Cera, che è anche parlamentare dell’Udc e che svolge a titolo gratuito l’incarico di primo cittadino. “Il servizio – spiega Cera – spetta alla Asl e non al Comune che comunque ha deciso di farsene carico dopo che l’azienda sanitaria ha stilato una graduatoria per l’accesso al servizio da cui è stata esclusa una trentina di anziani e bambini disabili di San Marco”. Per loro, dal primo gennaio è stato sospeso il trasporto per il centro di riabilitazione ‘Padre Pio’ che si trova poco fuori del paese. I cinque assessori comunali (che percepiscono 350 euro al mese) e il presidente del consiglio comunale hanno deciso di cedere ciascuno 50 euro al mese della loro retribuzione per garantire il servizio. “Altri fondi – spiega il sindaco – saranno reperiti dal bilancio comunale per garantire il servizio che, grosso modo, costa complessivamente circa 20.000 euro all’anno”.
San Marco in Lamis - Gli assessori e il presidente del consiglio Comunale di San Marco in Lamis si sono decurtati lo stipendio per garantire la prosecuzione del servizio di trasporto di una trentina di anziani e bambini disabili del loro paese ad un centro di riabilitazione motoria. Lo ha annunciato il sindaco della cittadina foggiana, Angelo Cera, che è anche parlamentare dell’Udc e che svolge a titolo gratuito l’incarico di primo cittadino. “Il servizio – spiega Cera – spetta alla Asl e non al Comune che comunque ha deciso di farsene carico dopo che l’azienda sanitaria ha stilato una graduatoria per l’accesso al servizio da cui è stata esclusa una trentina di anziani e bambini disabili di San Marco”. Per loro, dal primo gennaio è stato sospeso il trasporto per il centro di riabilitazione ‘Padre Pio’ che si trova poco fuori del paese. I cinque assessori comunali (che percepiscono 350 euro al mese) e il presidente del consiglio comunale hanno deciso di cedere ciascuno 50 euro al mese della loro retribuzione per garantire il servizio. “Altri fondi – spiega il sindaco – saranno reperiti dal bilancio comunale per garantire il servizio che, grosso modo, costa complessivamente circa 20.000 euro all’anno”.
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