- Luci e ombre da Pitti
M. Costa. (foto) |
di Redazione
MILANO, 11 Gen. - Qualche segnale positivo arriva dalla 83esima edizione di Pitti Immagine, la rassegna fiorentina della moda maschile che si conclude oggi alla Fortezza da Basso del capoluogo toscano.
Segnali quasi interamente connessi alle presenze dei buyers internazionali che , nei primi tre giorni, hanno fatto registrare un aumento del 4% rispetto alla precedente edizione della mostra. Si tratta
dell'ennesima crescita in queste ultime stagioni, che hanno visto consolidarsi la presenza di compratori provenienti da Germania e Giappone. Notevoli aumenti sono stati apprezzati anche da Cina, Russia, Corea, Stati Uniti e Turchia.
Le ombre si mantengono preoccupanti, al contrario, per il mercato italiano, il quale sconta un ulteriore calo del 5%: pesa con evidenza la crisi economica, caratterizzata da una forte stagnazione dei consumi.
Vi è anche in atto una profonda trasformazione del sistema distributivo, il cui connotato principale è la irrevocabile selezione e diminuzione dei punti vendita. Peraltro gli organizzatori di Pitti stimano che , al
termine della rassegna si arriverà a superare ancora una volta la quota di 13 mila operatori italiani.
I negozi italiani rimangono uno straordinario patrimonio, perchè il lifestyle italiano, che ha reso famosa la moda italiana nel mondo, è in buona parte dovuto alla presenza di eccellenti multimarca, i quali hanno tra l'altro contribuito ad educare il consumatore al bello ed elegante, vitalizzato le nostre città e, insieme agli showroom e alle maison della moda, contribuito alla crescita del made in Italy.
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