Siglato il Patto per Bari: investimenti per 1,6 miliardi di euro cambieranno il volto della città
di Redazione
BARI, 13 Gen. - La città di Bari diventa "smart", esempio intelligente di sviluppo
per tutto il Mezzogiorno grazie al "Patto per Bari", l'accordo siglato
questa mattina nella sede della presidenza della Regione Puglia. Si
tratta di una serie di interventi del valore complessivo di 1,6 miliardi
di euro di fondi europei interamente finalizzati a cambiare il volto
del capoluogo pugliese. A firmare il documento il presidente Nichi
Vendola e il sindaco di Bari Michele Emiliano, alla presenza degli
assessori regionali alle Infrastrutture e alle Politiche giovanili,
Guglielmo Minervini e Nicola Fratoianni, e del capo di gabinetto del
presidente della Regione Davide Pellegrino.
Diverse e di grande importanza le azioni progettate in ambito
culturale, economico, ambientale e sociale: dal lungomare di Fesca e San
Girolamo alla risoluzione del nodo ferroviario, dagli interventi di
riqualificazione sul litorale sud alla ristrutturazione di immobili
dismessi per accogliere servizi di aggregazione e inclusione sociale,
dalla realizzazione del grande parco urbano nell'area della Caserma
Rossani alla costituzione del "Miglio dei Teatri" (che comprende il
Piccinni, Margherita, Kursaal e Petruzzelli).
Quando cominciammo a scrivere il Piano strategico della Terra di Bari - ha dichiarato il sindaco Emiliano
- molti credevano si trattasse di fumo, di cose campate per aria e che
il nostro modo di procedere fosse velleitario. È stato durissimo
sopportare questo cammino complicato, compiuto in verità da tutte le
città pugliesi, ma oggi firmiamo per primi un accordo nato da quel
lavoro e destinato a cambiare il volto della nostra città.
Attraverso questi investimenti, anche in ambito culturale, Bari
rilancia il suo desiderio di presentare la propria candidatura a
Capitale europea della Cultura per il 2019. Pensiamo in questo modo di
poter rappresentare tutta la Puglia perché, come ho più volte
sottolineato, vogliamo coinvolgere nel progetto anche gli altri
capoluoghi pugliesi.
ono molto felice di aver potuto contribuire alla costruzione di una
visione strategica che descrive al meglio il futuro di Bari e
dell'intera regione. Il metodo di lavoro è stato straordinario: sono
sempre più convinto che l'idea che le città si governino come fossero
isolate da tutto il contesto, non funziona più. Nel momento in cui Bari
si è aperta al suo ruolo di luogo naturale d'incontro dei pugliesi per
la risoluzione dei problemi che non è possibile risolvere altrove, ha
assunto un ruolo prezioso e utile a tutti".
In vista delle nuove sfide della programmazione 2014-2020 legate alle
specializzazioni intelligenti, la Regione Puglia propone non solo a
Bari ma a tutte le maggiori città pugliesi l'attuazione di patti per uno
sviluppo urbano sostenibile e intelligente basato appunto sull'accordo
fra Comuni e Regione come il Patto siglato oggi per Bari.
Così sarà possibile per tutte le maggiori città della Puglia avviare
interventi innovativi e condivisi con i cittadini che portino alla
rigenerazione ecologica delle città, all'equità sociale, alla capacità
di generare e conservare buona occupazione e al miglioramento della
qualità della vita. Un percorso che diventa efficace se è basato sul
dialogo e sulla collaborazione attiva tra istituzioni e cittadini e se
mette al centro la partecipazione dei giovani come innovatori e
promotori di sviluppo economico ad alto contenuto di conoscenza.
Perché Bari
La città di Bari è stata scelta per prima perché ha già avviato un
percorso in direzione della creazione della "smart city" partendo
dall'adesione della città al Patto dei Sindaci nel luglio del 2010 e
dalla redazione e attuazione di un Piano di Azione per l'Energia
Sostenibile, in cui si definiscono gli obiettivi di riduzione delle
emissioni e le modalità per raggiungerli. Inoltre nel capoluogo è stata
promossa l'Associazione "Bari Smart City", un organismo senza fine di
lucro che riunisce soggetti pubblici e privati allo scopo di progettare
soluzioni ed idee per un modello sostenibile di sviluppo urbano.
Le risorse
La città di Bari è destinataria di cospicui finanziamenti nell'ambito
del ciclo di programmazione in corso. I più significativi sono i
seguenti:
€ 823.600.000 (Fas 2007-2013)
€ 399.580.576,15 (Fesr 2007-2013)
€ 399.395.403,25 (Apq - Accordo di programma quadro)
Totale: €1.622.575.979,4
Il documento
Il Patto che viene siglato oggi dal Presidente della Regione Puglia e
dal Sindaco di Bari è la chiave di lettura del futuro pugliese. Un
documento-guida che definisce il metodo di lavoro per ottimizzare
risorse materiali, umane e culturali con l'obiettivo di creare
quell'innovazione che genera benefici per cittadini e imprese. Per i
primi si tratta di elevare la qualità della vita, per le aziende di
accrescere la competitività.
Il percorso si compone di azioni già intraprese e di interventi nuovi che mirano a rendere Bari:
- hub della rete infrastrutturale regionale;
- città della cultura mediterranea;
- città inclusiva;
- città della creatività e dell'innovazione;
- città smart.
Gli interventi
Bari hub della rete infrastrutturale regionale.
Bari deve puntare sempre più a diventare hub delle infrastrutture di
trasporto e allo stesso tempo hub della rete ecologica regionale. I
campi di azione compresi in questa linea strategica sono l'integrazione
fra uso del suolo e riordino-potenziamento delle infrastrutture per la
mobilità; la riqualificazione della linea di costa e la sua connessione
con il sistema delle lame.
In particolare il Patto prevede il completamento degli interventi sul
nodo ferroviario di Bari e il prolungamento della metropolititana San
Paolo fino alla zona Cecilia. Nell'aeoporto di Bari invece dovrà essere
completato l'adeguamento delle infrastrutture di volo e il prolungamento
della pista e riconvertita l'area militare in modo da permettere una
più fluida dislocazione dei servizi e assecondare il trend di crescita
del traffico verificatosi negli ultimi anni. Dovrà poi essere realizzata
una camionale di collegamento fra porto di Bari e zona industriale,
indispensabile per ridurre l'impatto crescente del traffico merci su
gomma in entrata e in uscita dal porto. Altri interventi riguardano la
strada Poligonale di Bari-Bitonto, il nodo di scambio gomma treno
Polipark e il parcheggio di scambio delle Ferrovie Sud Est.
A proposito della riqualificazione della linea di costa, in attesa di
mettere mano al programma del nuovo piano urbanistico generale del
Comune, sarà possibile anticipare alcuni interventi. Tra questi la
riconnessione dei diversi pezzi che formano il lungomare cittadino
attraverso la realizzazione dei tratti mancanti. Così verrebbe
costituito un percorso ciclo-pedonale di enorme valore funzionale e
ambientale. Questo percorso rappresenta il tratto urbano barese della
ciclovia adriatica che la Regione intende promuovere e valorizzare come
importante infrastruttura turistica.
Alcuni interventi riguarderanno poi i quartieri di Fesca-San Girolamo e di Japigia.
Nel quartiere San Girolamo la stazione di Fesca, punto di snodo di
una delle linee più importanti della nuova metropolitana regionale, sarà
completata con un parcheggio attrezzato.
Il quartiere Japigia sarà migliorato con interventi nei pressi del
litorale, in un'area che oggi contiene edifici fatiscenti e spazi urbani
vuoti. Il progetto generale punta ad inserire in questo contesto
degradato nuovi spazi pubblici pienamente vivibili dagli abitanti oltre
il perimetro dell'abitazione. Opportune soluzioni urbanistiche
permetteranno inoltre la ricongiunzione del quartiere con la linea di
costa costituendo una sorta di ponte tra lo stesso quartiere e la fascia
litoranea.
Bari città della cultura mediterranea
Nasce a Bari un sistema integrato dei luoghi della cultura per
avviare processi connessi alla creatività e ottenere migliori condizioni
di equità sociale. Le azioni previste dal Patto sono due: "Il miglio
dei teatri" e il "Parco urbano delle arti e delle culture".
Il "Miglio dei teatri" è composto dal teatro Piccinni, dal Petruzzelli, dal Margherita e dal Kursaal Santalucia.
Il teatro Piccinni alla sua riapertura dovrà diventare a pieno titolo
il luogo della programmazione nazionale ed internazionale del teatro e
della danza.
Il teatro Petruzzelli, che finora non ha sfruttato tutte le
possibilità che gli rivengono dal prestigio della struttura, oltre ad
assicurare la piena funzionalità artistica dell'orchestra e del coro per
stagioni lirico-sinfoniche di alto livello, dovrà attuare una politica
efficace di brand, che sappia incrociare diverse sensibilità artistiche e
diversi pubblici, tenendo conto dei profondi e accelerati cambiamenti
che attraversano il settore musicale e culturale. Il sostegno della
Regione Puglia, in sintonia con gli altri Soci pubblici e,
auspicabilmente, privati, dovrà cogliere questa direzione di sviluppo e
favorirla.
l teatro Margherita, inutilizzato da molti decenni, va affidata, dopo
un'adeguata ristrutturazione degli spazi, la funzione di laboratorio
mediterraneo del teatro, della danza e delle arti sceniche e visive, una
casa da offrire alle realtà produttive cittadine in cui convergano
multidisciplinarietà, innovazione e sperimentazione delle arti
contemporanee.
Il teatro Kursaal Santalucia potrà divenire la casa delle musiche
(dalla cameristica al jazz), assolvendo quella funzione "laboratoriale"
già sperimentata durante l'esperienza di Puglia Sounds, sostenuta dalla
Regione e realizzata dal Teatro Pubblico Pugliese.
Il "Parco urbano delle arti e delle culture" è rappresentato dall'area dell'ex Caserma Rossani.
Oggetto di una straordinaria riqualificazione, l'area occupa un posto
simbolico di ineguagliabile valore nel sistema integrato dei
contenitori culturali. Il progetto di rigenerazione e valorizzazione
urbana, ambientale, sociale e culturale è finalizzato alla creazione di
un polo culturale all'interno di un parco urbano attrezzato, inquadrato
in un più ampio progetto innovativo di sviluppo dell'industria
culturale.
Nella Rossani dovrà trovare posto una grande struttura polifunzionale
per l'arte contemporanea, non un museo, bensì la convivenza di spazi
coperti e all'aperto pensata per la fruizione collettiva di artisti e
pubblico: un parco urbano delle arti e delle culture. Qui potranno
svolgersi manifestazioni, mostre permanenti e temporanee, performance
artistiche, laboratori e workshop, per dar vita e protagonismo al mondo
dell'arte contemporanea che finora nella scena urbana è apparso
compresso e scarsamente riconosciuto. L'esigenza di grandi spazi per la
creatività trova nell'ex Caserma Rossani la risposta più adeguata,
capace di divenire punto focale della riqualificazione urbana e del
sistema di partecipazione democratica, cioè del destino prossimo e
futuro di Bari.
Particolare attenzione merita anche il sistema di biblioteche
pubbliche, cruciali per fornire servizi informativi a una vasta gamma di
utenti, proteggere la diversità culturale e favorire il dialogo
interculturale. Peraltro, esse contribuiscono ad alimentare la
creatività della persona, in particolare dei ragazzi e dei giovani.
Bari città inclusiva
Non può esserci equità sociale senza il miglioramento dei servizi
socio-sanitari. In questo ambito l'Amministrazione comunale è risultata
negli ultimi anni particolarmente impegnata negli interventi rivolti al
potenziamento dell'offerta strutturale di servizi per la prima infanzia,
per i minori, per le persone diversamente abili e gli anziani non
autosufficienti.
Adesso occorre assicurare piena continuità al piano di investimenti
previsti. Le linee strategiche per le quali definire le possibili
sinergie tra Regione e Comune, ma anche tra pubblico e privato, sono le
seguenti:
- riqualificazione di immobili dismessi per accogliere servizi di aggregazione e inclusione sociale, strutture per il pronto intervento sociale al servizio di madri sole con figli, persone vittime di violenza, persone senza fissa dimora e altre emergenze sociali;
- completamento dell'attrezzatura urbana dei quartieri cittadini con strutture e servizi socioeducativi (asili nido e centri ludici per la prima infanzia, centri diurni per bambini e ragazzi) e sociosanitari per l'inclusione e la riabilitazione dei giovani e degli adulti con diverse abilità.
- potenziamento degli interventi in favore dell'affido familiare, non solo intra-familiare, ma anche e soprattutto eterofamiliare, per contrastare il prolungamento delle permanenze dei minori fuori famiglia nelle strutture residenziali socioeducative ed abbattere la spesa annua che il Comune sostiene per il pagamento delle rette;
- definizione di un'intesa su base regionale per la corretta presa in carico dei minori stranieri non accompagnati da parte di tutte le questure interessate, riducendo la concentrazione sulla città di Bari;
- ridefinizione del rapporto tra Comune e soggetti gestori pubblici e privati di servizi per la prima infanzia e di servizi domiciliari e a ciclo diurno per minori, disabili e anziani;
- prosecuzione delle sperimentazioni avviate nel periodo 2009-2012 con le banche del tempo, sostegno all'attuazione dello studio di fattibilità per riorganizzare i tempi e gli spazi della città, promozione di patti sociali di genere e buone pratiche di welfare aziendale per accrescere la flessibilità degli orari di lavoro e la qualità organizzativa nelle aziende locali;
- costruzione di una strategia metropolitana per il contrasto alle nuove povertà e per le risposte ai bisogni della marginalità estrema.
Bari città della creatività e dell'innovazione
Nell'ambito delle opportunità messe a disposizione su questo tema dai
fondi europei, la città di Bari deve promuovere e sviluppare una
propria visione di Smart City che contempli l'obiettivo di trasformare
le aree urbane in un ambiente accogliente per i cittadini e per le
imprese, rafforzando sia la dotazione infrastrutturale, sia il capitale
culturale, ambientale e sociale della città.
Gli interventi riguardano i seguenti ambiti di intervento: Politiche
giovanili e creative per la trasformazione urbana e la riqualificazione
dei luoghi del lavoro.
- Politiche giovanili e creative per la trasformazione urbana.
I giovani possono rappresentare una formidabile leva per la rinascita sociale, economica e culturale della città. Oggi le città devono essere capaci di aprirsi ai giovani valorizzandone il ruolo come portatori di competenze, valori, energie, talento indispensabili per accompagnare i processi di trasformazione e restare al passo con i cambiamenti in atto.
In questa direzione la città di Bari, nell'ambito del programma regionale per le Politiche Giovanili Bollenti Spiriti, ha realizzato un primo importante intervento utilizzando le opportunità finanziarie rese disponibili dalla Regione Puglia per il riuso di spazi pubblici abbandonati da trasformare in spazi per la creatività e l'espressione giovanile. Il Laboratorio Urbano "Officina degli Esordi", spazio sociale per i giovani nato all'interno del quartiere Libertà, è stato da poco affidato in gestione ad un raggruppamento di associazioni e imprese creative locali e dovrebbe aprire i battenti a breve.
Nello stesso tempo, sul versante dell'attivazione e dell'imprenditorialità giovanile, con il bando Principi Attivi sono nate oltre 100 nuove associazioni, cooperative e imprese ad alto contenuto di conoscenza che operano nel campo del turismo, dell'innovazione, della solidarietà, della cultura, della tutela del territorio e dello sviluppo locale. Si tratta di realtà che inventano o portano da altre parti d'Italia o del mondo nuove tipologie di prodotti e servizi, nuove pratiche di lavoro e nuovi modi di pensare, generando innovazione sociale e opportunità occupazionali.
La sfida si rinnova nei prossimi mesi con l'avvio dei nuovi progetti Principi Attivi, l'apertura dell'Officina degli Esordi e l'attivazione degli spazi dedicati al coworking e alle nuove imprese creative all'interno dei vecchi padiglioni della Fiera del Levante di Bari.
Per coglierla è possibile immaginare un'iniziativa congiunta di Regione e Comune dedicata ai giovani, alla creatività e all'innovazione come forza di trasformazione urbana che prenda spunto dalle migliori pratiche nazionali e internazionali: interventi di recupero temporaneo e low cost di spazi pubblici abbandonati, sostegno a idee e progetti di innovazione sociale, supporto all'insediamento di imprese innovative. - Ulteriore intervento strategico riguarda la riqualificazione e la
restituzione di dignità ai luoghi del lavoro. Gli ambiti territoriali su
cui si propone di avviare una sperimentazione di questa modalità
d'intervento sono la grande area di sviluppo industriale di Bari-Modugno
e la nuova sede della Regione Puglia. Nel primo caso, la nuova stazione
della metropolitana di S.Paolo-ospedale può essere l'occasione per
ripensare e potenziare il servizio del trasporto pubblico per l'accesso
all'area, riordinando la rete stradale (fermate autobus, piste
ciclabili, illuminazione, eccetera), potenziando il sistema degli spazi
pubblici (anche con misure di riforestazione) e dei pubblici servizi.
Questa azione riveste un ruolo importante anche per valorizzare
ulteriormente le numerose attività produttive insediate nell'area che
potranno utilmente beneficiare di migliori condizioni di accessibilità e
di un ambiente più dignitoso e confortevole per i dipendenti e per i
visitatori.
La costruzione della nuova sede regionale, destinata ad ospitare numerosi uffici e tutte le strutture del consiglio regionale, può essere l'occasione per un nuovo rapporto tra grandi insediamenti per la produzione di servizi e i quartieri residenziali circostanti. La previsione di modalità di accesso alla nuova sede mediante soluzioni di mobilità sostenibile (ferrovia innanzi tutto, trasporto pubblico su gomma, bicicletta) sin dalle fasi iniziali può consentire di evitare gli effetti negativi che questo tipo di insediamenti frequentemente determinano nel loro intorno urbano, in termini di congestione e di inquinamento.
Sarà possibile anche valorizzare le forme positive di integrazione con il quartiere Iapigia, che potrà avvantaggiarsi dell'incremento del servizio di trasporto pubblico locale, delle ricadute in termini di formazione di nuove attività terziarie e di servizi che contribuiranno ad elevare i livelli di qualità della vita dell'intero quartiere.
Bari città smart
Attraverso il più ampio coinvolgimento dei cittadini e del
partenariato economico e sociale, il disegno di smart city della città
di Bari deve essere in grado di integrare le componenti tecnologiche con
quelle ambientali e soprattutto con un'attenzione finalizzata a
favorire l'integrazione delle fasce più deboli della popolazione. Il
ruolo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione in un
contesto urbano come quello del capoluogo regionale deve essere quello
di contribuire a ridurre il divide (non solo tecnologico, ma anche
causato da deficit fisici, economici e culturali) nella possibilità di
accesso ai servizi. A ciò si aggiunge la componente urbana legata alla
produzione ed alle attività economiche ed imprenditoriali che necessita
di soluzioni innovative sia nei settori più tradizionali, sia per lo
sviluppo e la diffusione di attività a maggiore contenuto di innovazione
e creatività.
In questo contesto lo sviluppo della smart city di Bari può divenire
una sorta di guida a cui gli sforzi pianificatori e progettuali urbani
dovrebbero tendere.
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