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Siria: Assad chiede "riconciliazione". Londra, "promesse vuote"

di Redazione

DAMASCO, 6 Gen. (AGI) - Una conferenza di riconciliazione "con chi non ha tradito la Siria", seguita dalla formazione di un nuovo governo e da una amnistia. E' la proposta del presidente siriano Bashar al Assad per uscire dal conflitto. Il presidente ha spiegato che la conferenza sara' chiamata ad elaborare una nuova costituzione da sottoporre a referendum. Il passo successivo saranno le elezioni politiche per un nuovo governo. LONDRA E ANKARA, ASSAD NON RAPPRESENTA PIU' IL POPOLO Assad non "ingannera' nessuno". Londra boccia il piano con cui il presidente siriano conta di far uscire il paese mediorientale dal conflitto. Assad, ha affermato il ministro degli Esteri britannico, William Hague, pronuncia "promesse vuote" e "piu' che ipocrite". Ma, ha aggiunto Hague, "non inganna nessuno". Eguale nei contenuti e nei toni e' stata la reazione di Ankara. Assad "si ripete e fa le promesse di sempre", ha detto il ministro degli Esteri, Ahmet Davutoglu. "Ma poiche' non rappresenta piu' il popolo siriano, le sue parole risultano prive di capacita' persuasiva. E' necessario l'avvio di un periodo di transizione attraverso negoziati con i rappresentanti della nazione siriana".



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