Venezuela: governo, da media guerra psicologica ma Chavez è grave
di Redazione
CARACAS, 4 Gen. (AGI/REUTERS/EFE) - Il governo del Venezuela ha accusato non solo le forze di opposizione, ma gli stessi mass media stranieri, di una presunta "guerra psicologica" sulle condizioni di salute di Hugo Chavez per indebolire il Paese sud-americano. Al tempo stesso e' pero' stato costretto a riconoscere che il leader di Caracas rimane in condizioni "serie", dopo l'ulteriore intervento chirurgico per la rimozione di un tumore, nel complesso il quarto, subito l'11 dicembre scorso all'Avana. "Dopo la delicata operazione cui si e' sottoposto, il Comandante Chavez ha dovuto affrontare complicanze cliniche come conseguenza di una grave infezione polmonare", ha ammesso alla televisione il ministro per l'Informazione, Ernesto Villegas. "Ne e' derivata un'insufficienza respiratoria, che esige da parte del Comandante Chavez di attenersi strettamente alla terapia medica". Esaurita l'ennesima versione ufficiale sulle condizioni del presidente, Villegas si e' peraltro scatenato: "Le autorita'", e' sbottato, "avvertono il popolo venezuelano sulla guerra psicologica che il complesso dei media transnazionali ha scatenato intorno alla salute del capo dello Stato, con l'obiettivo di fondo di di destabilizzare la Repubblica Bolivariana del Venezuela". Il ministro ha infine ribadito la piena fiducia nell'equipe sanitaria responsabile di curare Chavez la quale, ha enfatizzato, "ha seguito in maniera permanente l'evoluzione clinica del paziente, e ha agito con la piu' assoluta rigorosita' davanti a ognuna delle difficolta' emerse".
Sullo sfondo rimane comunque la vera questione: la scadenza cruciale del 10 gennaio, quando Chavez dovrebbe prestare giuramento e reinsediarsi. La Costituzione prevede l'obbligo d'indire nuove elezioni entro trenta giorni se il capo dello Stato non e' in grado di esercitare le proprie funzioni, ovvero muore, nei primi quattro dei sei anni di mandato. "Qui c'e' soltanto un'unica transizione", hanno pero' tagliato corto all'unisono, rientrando in patria ieri da Cuba, il vicepresidente Nicolas Maduro e il capo del Parlamento Nazionale, Diosdado Cabello, rispettivamente numeri due e tre del regime. "E' iniziata perlomeno sei anni fa, ed e' stata lanciata dal Comandante Hugo Chavez", hanno concluso, alludendo alla 'Rivoluzione Bolivaruana' inventata dal 58enne ex golpista.
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