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Aghi, testosterone, urla e spari. La notte 'horror' di Pistorius e Reeva

L'atleta Pistorius in tribunale (foto)

di Redazione

Roma, 20 Feb. (AGI) - Aghi, siringhe, steroidi, urla, spari: e' una notte sempre piu' horror quella che emerge dalle prime ricostruzioni dell'omicidio di Reeva Steenkamp, uccisa dall'altelta sudamericano Oscar Pistorius. La posizione di Blade Runner sembra aggravarsi di ora in ora: la polizia ha confermato di aver trovato due scatole di testorene, oltre ad aghi e siringhe, nella sua camera da letto. E intanto, nella seconda giornata di udienze per la concessione della liberta' provvisoria dietro cauzione, l'ombra dell'"esecuzione" sembra allungarsi sulla morte della modella; secondo gli inquirenti, infatti, Pistorius miro' per uccidere Reeva. Quella notte, almeno un testimone, o forse due, di cui non sono comunque state divulgate le generalita', udi' forti e ripetute grida provenire dalla villa alle porte di Pretoria, poco prima che la fidanzata del campione paralimpico vi fosse trovata esanime. Lo hanno riferito in aula il procuratore Gerrie Nel, rappresentante della pubblica accusa, e Hilton Botha, l'ufficiale di polizia che coordina le indagini. Nel ha raccontato di un testimone che avrebbe "sentito un vociare" provenire dall'abitazione della coppia, urla che "suonavano come se ci fosse una lite incessante", e che andarono avanti "dalle 2 alle 3 del mattino". Botha ha aggiunto il resoconto di una persona "che afferma di aver sentito spari", dopodiche' "ando' sul terrazzo e vide che la luce era accesa" nella villa vicina, malgrado l'ora tarda: "senti' grida femminili due o tre volte, e quindi ulteriori spari". Per smantellare la tesi della difesa di un incidente causato dall'intrusione di un ladro, gli inquirenti hanno sostenuto che Pistorius non si e' limitato a sparare casualmente contro la porta, ma ha preso la mira con cura verso un punto specifico e in maniera angolata. E ancora: l'accusato ha sempre sostenuto di essersi mosso saltellando sui moncherini, rimasti dopo l'amputazione di ambedue le gambe sotto al ginocchio; per Botha pero' i proiettili seguirono una traiettoria "dall'alto verso il basso", e cio' e' possibile solo se Pistorius avesse indossato le protesi. L'udienza e' stata aggiornata a domani. Ma intanto gli sponsor continuano a dileguarsi. L'ultimo, dopo la Nike e un marchio di occhiali, la casa cosmetica francese Clarins. Dal 2011, Pistorius era volto della campagna pubblicitaria per una fragranza maschile del gruppo, Thierry Mugler. Adesso, ha fatto sapere la casa cosmetica francese, "in segno di rispetto e compassione per le famiglie coinvolte in questa tragedia", non lo sara' piu'.



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