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Azione Universitaria Catania presenta il suo programma ai candidati alla carica di Rettore dell’Ateneo

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di Redazione

CATANIA, 17 Feb. - Le imminenti elezioni del Rettore sono un punto di svolta della vita di qualsiasi Ateneo. Catania si ritrova a dover fare la scelta per la gestione del sapere accademico del prossimo futuro, proprio in concomitanza con le elezioni nazionali. Si voterà, infatti, in prima convocazione, giorno 21 Febbraio, e si procederà per gli eventuali turni successivi, di settimana in settimana. Quattro i candidati alla carica di Rettore dell’Ateneo: Vittorio Calabrese ordinario di Biochimica Clinica, Giuseppe Vecchio, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche, Giacomo Pignataro docente di Scienza delle Finanze e Enrico Iachello componente del C.d.A. “Dopo anni di Governo dell’Ateneo, infruttuosi e privi di ogni logica per il bene dell’Università, è necessario riportare l’attenzione sugli studenti e su una programmazione lineare delle priorità dell’Ateneo. - affermano Dario Moscato ed Erio Buceti, rispettivamente Vicepresidente Nazionale di AU e Capogruppo della destra al CNSU - Bisogna tornare a parlare di ricerca, di offerta formativa implementata sul territorio, di sburocratizzazione della macchina universitaria, e non solo. Si deve intraprendere una strada diversa da quella che si è percorsa in questi anni per il bene dell’Università.” “AU ha già inoltrato ai candidati il programma con i punti che riteniamo fondamentali per perseguire il benessere dell’Ateneo. - dichiarano congiuntamente Marilia Di Mauro, Presidente Provinciale di Alleanza Universitaria e di Azione Universitaria Catania, Paolo Kory, Senatore Accademico di AU e membro della Commissione Statuto Regionale, e Andrea Maiorana, Rappresentante degli studenti al C.d.A. dell’E.R.S.U. di AU - Siamo pronti a incontrare tutti i candidati che vogliano affrontare un proficuo dibattito sulle linee guide che abbiamo stilato, proprio per aprire di nuovo le porte a quel sano dialogo tra gli studenti e le figure dirigenziali dell’Ateneo, che è stato chiuso e ostacolato durante i mandati precedenti.” Il programma prevede diversi punti importanti, quali: l’aumento del numero della rappresentanza studentesca negli organi collegiali, una delle percentuali più basse tra gli atenei nazionali; l’eliminazione della commistione tra la politica e la carica rettorile, più che mai presente nella storia dell’Ateneo, e con essa anche l’intromissione del Rettore nella competizione elettorale studentesca; l’impegno a non aumentare le tasse e a trovare nuovi modi per poter ottenere i fondi necessari per portare avanti l’impalcatura accademica; la richiesta di rimodulazione dei CFU dell’offerta formativa nei singoli corsi di studio.



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