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Daunia da Vivere sbarca a Riva del Garda

di Redazione 

Foggia, 9 Feb. - Possibile vivere un’esperienza Daunia a Riva del Garda? Gli organizzatori, gli espositori e i visitatori dell’Expo Riva vi risponderebbero senza esitazioni: per quattro giorni, dal 27 al 30 gennaio, migliaia di persone hanno potuto avvicinare, assaporare, percepire e degustare tutti i sapori e i colori della terra che si estende dai Monti Dauni al Gargano, attraversando il Tavoliere. Un “corner” multimediale, installato nel bel mezzo dell’esposizione trentina, consentiva di conoscere e apprezzare la varietà e la ricchezza dei patrimoni materiali e immateriali di questa provincia straordinaria, in grado di offrire una introvabile pluralità di motivi di attrazione, permettendo di entrare in contatto diretto con organizzatori di eventi e servizi a valore aggiunto: emozioni, visite guidate, festival, escursioni a piedi, in bicicletta, a cavallo, in fuoristrada e in barca. Dai paesaggi dell’Appennino, nuovo “Pugliashire”, agli spazi infiniti della Piana, fino alle coste frastagliate del Gargano. Ma il successo di questa “missione” è il risultato soprattutto dell’impegno dei produttori che l’hanno accompagnata: oltre il virtuale, oltre lo schermo, ben oltre il web, le eccellenze di questo angolo di Bel Paese ancora fortemente agricolo, dove la ruralità non è soltanto storia e tradizione ma gusto e piacere, hanno incontrato il favore del grande pubblico e degli addetti ai lavori. Il modello “Daunia da Vivere” funziona. Portare una confezione davanti allo schermo innesca un processo che non prevede la mera vendita di un prodotto agroalimentare, ma la proposta di un intero territorio, comprese le esperienze che vi si possono vivere. Per la prima volta, oltre i progetti, l’agroalimentare si fa ambasciatore concreto di un’intera comunità, dal paesaggio alla cultura, dai beni culturali, archeologici e ambientali, all’incontro con le persone. Un format che ha ricevuto il plauso dei trentini che operano del settore del marketing, che hanno apprezzato la innovativa soluzione: è parso di vivere in un mondo totalmente nuovo, vissuto da persone curiose, che non hanno fatto nulla per nascondere lo stupore nell’apprendere che la proposta è frutto di un’intuizione creativa costata molti anni di lavoro e di sacrificio a giovani meridionali, peraltro privi di sostegno pubblico. E’ stato questo il caso Pietro Salamina, patron della Trinit International Trading & Event, che ha rivolto un invito per partecipare al Vinitaly, prospettando la presentazione ufficiale di questa tecnologia oggi disponibile in Puglia ma capace di guardare ben oltre i confini regionali. Ma anche l’incontro con di Luca Capra, direttore dell’area imprese di Trentino Sviluppo, che si terrà il 14 febbraio è stato facile prenderlo non certo come tanti altri player del territorio dauno. Oltre il vino, ottimo gradimento ha suscitato l’olio, molto diverso da quello altrettanto straordinario che si produce in riva al lago di Garda, proposto sui mercati ad un prezzo nettamente superiore. Anche per questo, forse, oltre il valore di un brand Puglia che effettivamente inizia a funzionare per riconoscibilità e fascino, ci sono state numerose richieste di collocare i corner “Daunia da Vivere” all’interno di negozi e ristoranti bresciani, padovani e trentini. Il progetto cresce. Un contratto di rete sta nascendo tra le migliori realtà del territorio, agroalimentari, culturali e turistiche, ma ora la prospettiva spinge a diventare una sorta di “presidio permanente controllato” nelle piazze d’Italia e d’Europa, per andare incontro ai mercati ma anche per raccontare questo straordinario territorio, la sua vitalità e socialità, non ancora depresse, nonostante tutto e nonostante la cronica assenza di ascolto e attenzione delle istituzioni preposte.


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