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Giannino lascia e gioca la carta dei sentimenti: "ho mentito perche' ero povero"

Oscar Giannino (foto)

di Redazione

ROMA, 21 Feb. (AGI) - Oscar Giannino, travolto dallo 'scandalo' sui suoi falsi titoli di studio, lascia il vertice del partitoe gioca la carta dei sentimenti. A 'Le invasioni barbariche' spiega perche' ha mentito sulle lauree e sul master a Chicago. "Per due motivi: all'inizio per una sorta di poverta' rivendicata, perche' provenivo da una famiglia con pochi mezzi; e poi per divertimento.. Io dadaista, ricamavo". La Merkel smentisce Monti, "mai parlato delle elezioni" Come mai non aveva mai detto la verita'? "Non mi ero posto il problema - spiega - non avevo la necessita' di farlo perche' di questa cosa non ho mai fatto un uso improprio. Ma quando mi hanno candidato, io l'ho detto che potevo mettere a rischio il movimento. E loro non capivano perche'". Ma quasi scherza sulla cosa: "Io ci ho giocato molto, e' vero". E poi raccontando di suoi trascorsi da attore, dice alla conduttrice Daria Bignardi: "vede che c'e' un nesso?". Grillo lancia il 'sara' un piacere day' e annuncia ribaltone Su Luigi Zingales che "ha fatto scoppiare la bomba", dice che "ha un impulso incoercibile alla verita' e trasparenza ed e' una cosa positiva". Ma "un conto e' la vita privata, una cosa sono le malversazioni pubbliche" e "non e' vero che mi ha pregato in ginocchio di dire la verita', noi non ci siamo parlati". Chi e' stato il piu' duro con Giannino? "Nessuno, anzi me stesso. Gli altri no. Mia madre no, mi dispiace per il dolore che le causo, alla sua eta'..", e "mio fratello e' colpito, deluso ma solidale". Giannino non vuole invece parlare della moglie "perche' ho letto cose oggi che non mi sono piaciute. C'e' un limite". Giannino non nasconde alla fine il suo rammarico perche', ha detto, "la mia credibilita' e' ferita, bisogna ripristinarla ma ci provero' a superare questo momento. E poi ci sono decenni di lavoro pubblico sotto gli occhi di tutti... e ora tutto viene asfaltato cosi'...". Ma conclude: "Ora do questo bell'esempio e da semplice aderente faro' il possibile per togliere voti al centrodestra. Mi sono tagliato la testa, giocateci pure a bocce, ma dite a tutti che voi di 'Fare' siete piu' credibili di me". 

 BERLUSCONI CONTABALLE; IO SONO PICCOLO COSI' 

"Berlusconi e' il contaballe per definizione. Io sono piccolo cosi' a confronto..." ha detto Giannino cha ha raccolto l'omaggio di Nichi Vendola. "Chapeau a Oscar Giannino" ha detto il leader di Sel. "In un Paese che e' stato governato dalla menzogna eletta a sistema - aggiunge - il peccato veniale di Giannino e come lo ha affrontato gli fa onore". Per Vendola, "di fronte a una classe dirigente corruttrice e corrotta, quella di Giannino e' una marachella". 

BERLUSCONI: IO DIETRO VICENDA GIANNINO? MAI CHIESTO NULLA 

 "Io non riesco ancora a capire chi riesca a dare il suo voto a un tale personaggio cosi' pittoresco", afferma Silvio Berlusconi a Porta a Porta parlando di Giannino. Quanto alle voci circa un 'coinvolgimento' di Berlusocni nella vicenda che ha portato Giannino a dimettersi, l'ex premier afferma: "non ho mai chiesto nulla e non mi e' mai passato per la testa di farlo". Infine, Berlusconi spiega di "non credere che i voti di Giannino vengano a noi, perche' c'e' stato un contrasto molto forte, avendo lui dichiarato che la sua soddisfazione massima sarebbe stata farci perdere in Lombardia". 

 GIANNINO, ASSURDO DIRE CHE C'E' BERLUSCONI DIETRO MIE DIMISSIONI 

"Girano le voci piu ' assurde, che sarebbe stato Berlusconi a chiederlo o altri, per i nostri voti: vero niente!" ha confermato Giannino in un tweet. "Vedo che c'e' chi continua e parla di dimissioni farsa, ma se eletto seggio resta a Fare". 

AMBROSOLI, GLI ELETTORI DI GIANNINO NON DISPERDANO IL VOTO

 Intanto il candidato alla presidenza della Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli, si e' definito "dispiaciuto" per la vicenda delle dimissioni del leader di Fare per Fermare il Declino. "E' vicenda che dispiace molto in tutti i suoi contenuti - ha detto - Giannino e' un'intelligenza importante. L'impatto a livello regionale per la sua decisione e' abbastanza contenuto, agli elettori di Fare dico che tematiche della trasparenza, del merito e abbassamento costi della politica sono presenti anche nel nostro programma". Ambrosoli ha poi invitato gli elettori di Fare a concentrare i propri voti sulla sua candidatura. 

A SILVIA ENRICO DELEGHE PRESIDENTE, CONGRESSO A MAGGIO 

Intanto Silvia Enrico ha "assunto pro-tempore le deleghe del presidente" di Fare per fermare il declino "in attesa che il congresso, da convocare tra fine maggio e inizio giugno, elegga il nuovo presidente". Lo ha spiegato la stessa Enrico lasciando l'hotel di Roma in cui si e' tenuta la riunione della direzione del movimento. "Dopo il congresso nazionale si riuniranno i congressi regionali". Silvia Enrico ha infine rinnovato "la propria stima personale per quanto fatto da Oscar Giannino" e auspicato, cosi' come fatto dalla direzione, "che Giannino non rinunci al seggio da deputato, anche se questa e' una decisione che puo' prendere soltanto lui".



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