Sei anni a Cecchi Gori, condannato per il crac da 24 milioni della Safin
di Redazione
ROMA, 1 Feb. (AGI) - Il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori e' stato condannato a 6 anni di reclusione per il fallimento della Safin Cinematografica, un crac da 24 milioni di euro dichiarato dal tribunale civile il 20 febbraio 2008. La sentenza e' stata emessa dalla prima sezione penale del tribunale della capitale che ha condannato altre cinque persone assolvendone una. Il collegio giudicante, presieduto da Giuseppe Mezzofiore, ha inflitto 5 anni di reclusione al commercialista Luigi Barone (ex amministratore Safin), 4 anni e mezzo a Giorgio Ghini, ex presidente del collegio sindacale della Safin, 3 anni e mezzo a Vittorio Micocci e Alessandro Mattioli, ex componenti dello stesso collegio sindacale e 3 anni a Edoardo De Memme, liquidatore della societa'. Assolto l'altro liquidatore Ettore Parlato. Il tribunale ha condannato gli imputati al pagamento di una provvisionale di 11 milioni e mezzo di euro. Il pm Stefano Rocco Fava, che contestava agli imputati, a vario titolo, il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione o dissipazione e di omesso controllo sulla gestione della societa', aveva chiesto la condanna a 7 anni di carcere per Cecchi Gori che, per questa vicenda, venne arrestato nel giugno del 2008 assieme a Barone. I giudici hanno stabilito anche la confisca del capitale sociale delle societa' 'Cecchi Gori, cinema e spettacolo' e 'New Fair Film'.
Confermato il sequestro delle quote delle societa' Adriano Entertainment e Vip 1997.
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