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Storie di donne e anche la mia - Terzo appuntamento al Tearogiovaniidee

Il 3° appuntamneto con il teatro (foto)
Il racconto di un'intera esistenza cui viene donato, attraverso esperienze di pluriforme dolore, il riscatto di un paio d'ali. Monologo visionario e poetico 

di Redazione

BARLETTA (BA), 22 Feb. - Che succede quando, da bambini, cadiamo e ci facciamo male? Qualcuno, anche se abbiamo un ginocchio squarciato o un gomito rotto, inizia a ripeterci, con non richiesta insistenza: “Non ti preoccupare! Non è successo niente!!”; e che succede quando, da grandi, ci troviamo a vivere una situazione terribile, probabilmente più grande delle nostre effettive possibilità di risolverla? Qualcuno, animato dalla stringente necessità di rassicurarci, ci ripropone il medesimo angosciante ritornello ossessivo. Sappiamo, in cuor nostro, che non è vero e sentiamo che al dolore si aggiunge anche la rabbia per la consolazione “fasulla”: chi riduce a “niente” la considerazione del dolore altrui (sia pure, o soprattutto, di un figlio) sta in realtà prendendo le distanze da un problema che non sa - o non vuole – affrontare1. Per terra, invece, potremmo fermarci a riflettere; piuttosto che fingere un’irreale normalità, potremmo provare a chiederci come risollevarci: negare il dolore della caduta è solo la soluzione meno impegnativa. E che succederà a chi proprio non sarà riuscito a fermarsi? Continuerà a ripeterlo senza neanche accorgersene, prendendo le distanze innanzitutto da se stesso: “Niente è successo… no! Non è successo niente!”. Questo l’inservibile sottofondo (inadeguato, paradossale, a tratti comico e al limite della stupidità, quando si fa vuota negazione dell’evidenza) che segna le tante fasi della vita e delle vite qui narrate. Il fatto: gioie e dolori; vita ordinaria, né più né meno: il conflitto genitori-figli, l’abbandono irreversibile che può derivarne, lo svezzamento precoce da parte di un amore idealizzato, la violenza meschina di un amante senza ritegno, l’inatteso e tragicomico disincanto rispetto al sogno dell’amore totale. Il racconto procede caricandosi, mano a mano, di una tensione continua e crescente capace di liberarsi - a sorpresa - nella catartica conquista finale: la redenzione dal proprio dolore, riscatto che solo la consapevolezza e l’elaborazione del lutto (inteso come separazione, distacco, abbandono…) sono in grado di rendere. 

Per prenotare e acquistare biglietti on line visita il sito web:www.teatrogiovanidee.it - www.facebook.com/teatrogiovanidee Oppure presso la sede della rassegna, il gos, in viale marconi a Barletta; o ancora presso il punto Einaudi di Barletta, in corso Cavour. 

Ingresso a pagamento: Intero € 10,00 (Sono previste riduzioni per abbonati e per tesserati Arci, Gos, Einaudi - € 8,00 ) 

Direttore artistico: Ermanno Rizzi – cell.: +39 328 3097111 - artdirector@teatrogiovanidee.it 

Resp. web & comunication: Francesco Fellini – cell.: +39 347 8052689 - areastampa@teatrogiovanidee.it 

Responsabile di produzione: antonio di cosola - artproduction@teatrogiovanidee.it WEB http://www.teatrogiovanidee.it



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