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Calcio. Tra Brindisi e Foggia un pari che non accontenta nessuno

Michele D'Ambrosio. (foto)
Tra Brindisi e Foggia un pari che non accontenta nessuno 

di Redazione

FOGGIA, 24 Mar. - E’ finito uno ad uno un derby bruttino con un pareggio che alla fine scontenta tutte e due le squadre, ma che rende comunque tutti coscienti che Brindisi e Foggia non possono chiedere di più a questo Campionato. Il Foggia porta ad otto i risultati positivi consecutivi, ma onestamente sembra decisamente fuori luogo continuare a parlare di possibile aggancio ai play-off anche perché la qualità del gioco espressa dai rossoneri, soprattutto nella prima parte della gara non è stata eccelsa. Il Brindisi ha tenuto il pallino del gioco per tutto il primo tempo, ma non ha avuto, una volta in vantaggio, la capacità di chiudere la gara. Foggia privo del suo uomo qualitativamente più dotato, il capitano, Cristian Agnelli anche con Agostinone inizialmente in panchina perché reduce da un attacco febbrile. Tra le riserve anche Palazzo, poi protagonista nel secondo tempo. La giornata è primaverile, ma il campo di gioco è frustato da un fortissimo vento che nel primo tempo soffia a favore dei padroni di casa. Dopo un avvio brillante il Brindisi va vicino al gol con Staiano che sfiora il palo della porta di Micale, subito dopo ancora Albano svirgola la sfera da buona posizione. Al minuto ventiquattro Tedesco tutto solo si divora un palla gol eccezionale calciando alto. Tedesco non è fortunato, aiutato dal vento fa partire un bolide che si infrange all’incrocio dei pali. Inizia la ripresa con il Brindisi ancora in attacco fermamente determinato a portarsi in vantaggio e il tiro di Laboragine in apertura va di poco fuori. Al cinquantanovesimo è Picascia a sventare il gol anticipando l’intervento di tedesco a. Il Brindisi passa meritatamente in vantaggio al sessantaduesimo con Laboragine bravo a mettere di testa in rete un pallone spazzato in malo modo e che il vento fa ritornare verso la porta di Micale. Il Foggia non reagisce e il Brindisi invece di cercare il raddoppio comincia a chiudersi volendo gestire, troppo presto, l’esiguo vantaggio. Entra Agostinone ed il Foggia ne acquista in qualità e più incisivo in fase offensiva. Il neo entrato scheggia la traversa al sessantanovesimo e tre minuti dopo lo imita D’ambrosio su calcio di punizione. A nove minuti dalla fine Palazzo, anche lui subentrato nel finale, segna con un bel tiro angolato, ma il direttore di gara che in un primo momento aveva assegnato il gol al Foggia, annulla per segnalazione dell’assistente, ma la motivazione resta un’incognita visto che l’attaccante rossonero aveva fatto partire la sua conclusione dopo un’azione personale. Il Foggia capisce che può pareggiare, ma soprattutto che può e deve approfittare del vento a favore e D’ambrosio ne approfitta cinque minuti dalla fine con un tiro dalla distanza che si spegne nell’angolo alla destra di Agostini. Nonostante i cinque minuti di recupero non accade più nulla. Finisce qui un derby che solo lontanamente ha ricordato quello di dieci anni fa quando Foggia e Brindisi entrambe in Seconda Divisione si giocarono il primato e che vide il Foggia vincere al Fanuzzi per due a uno volando in Prima Divisione. Bei ricordi, ma soprattutto solo ricordi di un passato che per ora per entrambe le squadre sembra molto difficile, se non impossibile da eguagliare.



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