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Auto. Honda CR-V 2.2 Executive 4WD

La nuova Honda Executive. (foto)

di Redazione

BARI, 21 Mar. (AUTOMOBILISMO) - Nel 1995, in occasione del Motor Show di Tokyo, la Honda presentava la prima generazione del modello CR-V. Si trattava, per l’epoca, di una piccola rivoluzione, perché Honda aveva aperto una nuova strada in fatto di automobili multiuso. Certo, così come per tutti i costruttori, gli anni d’oro sono ormai un bel ricordo. Anche la CR-V ha vissuto i suoi alti e bassi ma in casa Honda ci credono ancora, puntano molto su questo modello per combattere e attraversare questo momento di crisi. Per questo CR-V ha subìto un radicale rinnovamento per giungere alla sua quarta generazione più matura e attraente. La novità principale di questa piccolagrande rivoluzione giapponese riguarda l’introduzione della trasmissione a due ruote motrici che va ad affiancare la consolidata trazione integrale che da sempre muove la CR-V su ogni terreno. Il concetto chiave che ha mosso tecnici e designer Honda per realizzare il nuovo modello è stato quello di ammorbidire il carattere della CR-V per farla somigliare sempre più ad una automobile “normale”. In più, non meno importante, con la versione 2WD si è anche abbassato il prezzo di attacco. Le parole d’ordine del progetto CR-V Mark IV sono state efficienza, funzionalità e affidabilità. E allora, come si presenta il nuovo CR-V? Intanto (strano ma vero) è più corto e più basso del precedente, rispettivamente di 5 e 30 mm. Pur avendo un’anima globale, la CR-V è stata perfezionata per il mercato europeo. I led hanno fatto la loro comparsa per le luci diurne e nei gruppi ottici posteriori. Nonostante la costante tendenza a diminuire le superfici vetrate, sulla CR-V è stato ampliato il lunotto che ha una forma arrotondata a vantaggio, ancora una volta, dello spazio nel bagagliaio. La ricerca del miglior equilibrio tra forma e funzione ha portato ad una riduzione del 6,5% del coefficiente aerodinamico, portando beneficio alle prestazioni, ai consumi e alle emissioni. Queste, in particolare, sono diminuite del 12%. Iniziando dal vano bagagli diamo uno sguardo agli interni. Il bordo di carico è stato abbassato di 25 mm, il vano utile passa da 589 a 1.669 litri: lo spazio non manca, soprattutto in altezza, tanto che si possono “imbarcare” due biciclette in posizione verticale. Per il portellone è disponibile il sistema di apertura e chiusura elettrica e con telecomando. Il design dell’abitacolo è tutto volto alla ricerca dello spazio utile per i passeggeri. I pannelli porta, ad esempio, sono stati scolpiti per arrivare ad ottenere forme concave. Questo ha permesso il fissaggio dei sedili in posizione molto esterna per facilitare l’ingresso e l’uscita dall’auto. L’impostazione generale strizza l’occhio allo stile europeo. La plancia è ben organizzata e ordinata, solo il quadro strumenti ha mantenuto la fantasia orientale. Davanti e dietro si sta molto comodi. Sul divano posteriore, in particolare, si può viaggiare in tre grazie alla seduta e allo schienale molto lisci e regolari. Nessun problema nemmeno per le gambe, perché il pianale è ampio e spazioso. La grande novità tecnica del rinnovato CR-V è la possibilità di scegliere la trasmissione a due ruote motrici abbinata, però, solamente al quattro cilindri benzina 2 litri i-VTEC da 150 Cv. Si tratta più che altro di una strategia di marketing per abbassare il prezzo e attirare più potenziali clienti. Nonostante un lieve incremento di potenza, le emissioni del motore i-VTEC abbinato alla trazione 2WD sono scese da 192 a 173 g/km per la versione con cambio manuale (sei rapporti) e da 195 a 175 g/km per quella automatica (5 rapporti e doppia frizione). Questo propulsore utilizza il sistema VTEC Honda, che è in grado di regolare il sollevamento e la durata di apertura delle valvole. Il secondo motore disponibile è il quattro cilindri diesel 2.2 i-DTEC da 150 Cv e 350 Nm di coppia. In questo caso le emissioni di CO2 sono scese da 171 g/km a 149 g/km con cambio manuale. Il diesel va solo con la trazione integrale. Il motore i-DTEC è in alluminio, ha quattro valvole per cilindro, il turbo a geometria variabile, e un albero di bilanciamento di secondo ordine. La modalità Econ, l’Eco Assist e l’Idle Stop, in questo senso, aiutano il guidatore ad ottimizzare prestazioni e consumi. Con il verde pulsante Econ sulla plancia è possibile alterare la mappatura del sistema drive-by-wire dell’acceleratore per garantire un regolare aumento della coppia per una guida più rilassante. La tecnologia Idle Stop, infine, è di serie su tutti i nuovi modelli CR-V con cambio manuale. Questo sistema può contribuire ad un risparmio fino a 5 g/km di CO2 per il motore diesel. È lo start&stop di Honda La maggior parte dei nuovi modelli CR-V continuerà a montare la trazione integrale dotata della versione più evoluta del sistema AWD “in tempo reale” di Honda. Sulla nuova CV-R debutta anche l’Hill Descent Control (HDC). Disponibile nei modelli con cambio automatico, opera tra gli 8 e i 20 km/h per le discese sui terreni più difficili e con scarsa aderenza.Per la nostra prima prova su strada siamo andati sul classico: motore diesel 2.2 I-DTEC, trazione 4WD e cambio automatico. Allestimento Executive per una ricca dotazione di accessori e il lusso degli interni in pelle. Il contatto con il posto di guida è subito positivo. Si trova facilmente la corretta posizione grazie ai comandi elettrici del sedile e la confidenza con i vari comandi sulla plancia è immediata. Lo sguardo cade sul grande tachimetro rotondo al centro del quadro strumenti, peraltro interamente leggibile poiché ben compatto dietro al volante. Semplici e intuitivi i comandi della climatizzazione (bi-zona) e del sistema di infotainment dotato di touch screen. L’avviamento del motore avviene tramite pulsante. Il quattro cilindri i-DTEC gira silenzioso e, portata la leva del cambio in posizione D, la partenza con veicolo fermo è piacevolmente pronta e docile. Lo stesso si può dire dei successivi cambi di marcia, non rapidissimi ma comunque fluidi e senza strattoni. Il motore è progressivo anche se i 1.800 chili della vettura si fanno sentire. In modalità Econ il calo di prestazioni è impercettibile, solo la colorazione del quadro strumenti ci avverte se stiamo guidando con il piede... verde. Volendo chiedere qualcosa di più alla CR-V affrontiamo qualche chilometro di strada extraurbana a ritmo sostenuto. Il comportamento generale è buono, beccheggio e rollio sono ben calibrati. Le frenate più impegnative portano a qualche sbilanciamento ed è qui che intervengono efficacemente Abs ed EDB.



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