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Bari. IV edizione del Capodanno Afghano al Centro per le Famiglie di Torre a Mare

Le colombe simbolo di pace. (foto)

di Redazione

BARI, 19 Mar. È giunta ormai alla quarta edizione la tradizionale “Festa del Nowruz” con cui anche a Bari si accoglie, tra balli, canti e tradizioni, l’arrivo della primavera. Sabato 23 marzo, a partire dalle ore 17, la Festa di Nowruz, meglio nota come “Capodanno afghano”, prenderà il via nel Centro di Ascolto per Famiglie di Torre a Mare, in via e Morelli e Silvati. L’evento è organizzato e promosso dal Centro interculturale Cacciatori di Aquiloni della Fondazione Giovanni Paolo II Onlus, dal Centro di Ascolto per Famiglie di Japigia – Torre a mare, dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari, con la collaborazione di famiglie curde e afghane e dei migranti del CARA. Quella del Nowruz è la festa simbolo della rinascita e della speranza nelle antiche tradizioni dei popoli dell’Iran, Azerbaijan, Afghanistan, Turkmenistan, Tagikistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakistan, dei Kurdi di Iraq, Siria e Turchia e di alcune etnie del Pakistan. Musiche, danze popolari etniche, colori, sapori e tradizioni saranno protagonisti della celebrazione del Char Shanbe Sur curata dagli stessi partecipanti all’evento con la collaborazione degli operatori del Centro per le Famiglie. L’evento si inserisce nella Settimana d'azione contro il razzismo, proclamata a livello mondiale, e rappresenta un’occasione importante anche per conoscere e ascoltare le esperienze di migrazione - attraverso la musica, la danza e le immagini - di tanti giovani afghani, curdi e iraniani in fuga dalla guerra e dalla repressione. L’Assessore al Welfare del Comune di Bari, Ludovico Abbaticchio, dichiara che “l’iniziativa del 23 marzo è un ulteriore intervento dell’amministrazione comunale a favore dell’inclusione sociale dei migranti e, soprattutto, dell’integrazione e dello scambio interculturale tra famiglie italiane e straniere attraverso progetti innovativi. Particolarmente significativo in tale direzione è il luogo che ospita l’evento, un Centro per le famiglie e per i minori, laddove quotidianamente si sperimenta la ricchezza dell’integrazione e dell’arricchimento reciproco tra culture, esperienze, generazioni e progetti”. L'evento è promosso dal Centro Interculturale “Cacciatori di Aquiloni” gestito dalla Fondazione Giovanni Paolo II Onlus che, come ricorda la coordinatrice Francesca Bottalico, "nasce come progetto sociale a carattere innovativo e sperimentale e, grazie ai finanziamenti della Regione Puglia e successivamente del Comune di Bari, recupera le esperienze di accompagnamento alle famiglie, ad adulti e minori realizzate da diversi anni nell’ambito dei Centri di Ascolto per le Famiglie del Comune di Bari – Assessorato al Welfare (ex l. 285/97) con l’obiettivo di creare un luogo in cui l’immigrato possa esercitare la cittadinanza, intesa come diritto ad apprendere e ad avere esperienze sociali, a partire dalle singole provenienze, nella dimensione individuale, adulta e minorile, familiare e comunitaria”.



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