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Napolitano: Via a consultazioni Grasso, "Serve un governo"

I corazzieri al Quirinale. (foto)

di Redazione

ROMA, 20 Mar. (AGI) - "Con il Capo dello Stato abbiamo espresso la concorde determinazione della necessita' assoluta di dare un governo al Paese". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, al termine dell'incontro con Giorgio Napolitano, che ha aperto le consultazioni al Quirinale. "Si inizieranno a percorrere tutte le strade" per arrivare a questo punto, ha aggiunto. Nel pomeriggio sara' la volta di Scelta Civica di Mario Monti e Sel di Nichi Vendola mentre domani saraanno sentiti Pd, Pdl, M5S e Lega Nord. Ieri Pier Luigi Bersani ha ribadito che salira' al Quirinale con la proposta votata dal partito durante la direzione del Pd, lasciando intendere che non esiste un "piano B" e confermando la "massima fiducia" nel capo dello Stato. M5S, tuttavia, sembra deciso a non concedere aperture, come ribadito da Claudio Messora, responsabile per la comunicazione dei grillini al Senato. "Bersani e' stato bravo, ha fatto una mossa astuta con Boldrini e Grasso, ma il movimento non dara' mai la fiducia a un governo guidato da lui. Nemmeno se adotta il nostro programma, perche' a quel punto il governo lo facciamo noi, e nemmeno se cammina di notte sui ceci", ha dichiarato ai microfoni de La Zanzara. Quanto al Pdl, Silvio Berlusconi insiste sul 'governissimo', giudicato l'unico in grado di portare l'Italia fuori dalla recessione. "Per uscire dalla recessione e ripartire verso lo sviluppo occorrono interventi forti, decisi e precisi, e soltanto un governo esperto, stabile e autorevole che scaturisca da un accordo tra il Pd e la nostra coalizione puo' realizzarle", ha messo nero su bianco il Cavaliere in un messaggio sul sito Forzasilvio.it. Nel frattempo il neo-Parlamento muove i primi passi all'insegna dell'austerity. Dopo la prima conferenza dei capigruppo, Boldrini e Grasso hanno annunciato un pano di tagli dei costi della politica, a partire dallo stipendio dei presidenti, che subira' una decurtazione del 30%. I presidenti hanno inoltre assicurato che il Parlamento lavorera' 5 giorni su 7.



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