Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Accertamento requisiti degli assegnatari di alloggi popolari: siglato protocollo tra Comune e Iacp Bari

Il momento della firma dell'accordo. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 23 Apr. - È stato siglato questa mattina, a Palazzo di Città, il protocollo d’intesa tra il Comune di Bari e l’Istituto Autonomo Case Popolari - IACP della provincia di Bari, che mira a verificare e individuare irregolarità tra gli assegnatari di alloggi popolari nella città di Bari. Attraverso questa rinnovata sinergia saranno avviate iniziative volte ad accertare la permanenza dei requisiti minimi per l’assegnazione e la conservazione di un immobile pubblico, così come previsto dalla legge regionale n. 54/1984. In questo modo sarà possibile liberare numerosi alloggi di edilizia residenziale pubblica abitati illegittimamente da cittadini che hanno perso la titolarità avendo un reddito superiore a quello previsto dalla normativa nazionale. Il protocollo prevede l’impegno da parte dell’amministrazione comunale a costituire una task force, composta da personale della ripartizione Patrimonio e della Polizia municipale, che in stretta collaborazione con l’ufficio Anagrafe fornirà informazioni per consentire a IACP di condurre le operazioni di verifica sui nuclei familiari assegnatari delle case popolari. IACP, dal canto suo, darà vita a un gruppo di lavoro che, utilizzando le notizie ricavate dall’ultimo censimento reddituale, dalla propria banca dati e attraverso la convenzione di cooperazione informatica sottoscritta con l’Agenzia delle Entrate, potrà incrociare tutte le informazioni per verificare la situazione relativa ai redditi complessivi e alle proprietà dei nuclei familiari assegnatari degli alloggi. “Nonostante le diverse iniziative realizzate insieme - ha dichiarato l’assessore all’ERP Floriana Gallucci - è la prima volta che Comune di Bari e IACP promuovono un progetto di questa portata. Si tratta di un’ulteriore azione sinergica, finalizzata non solo a dare risposte concrete al disagio abitativo attraverso l’effettivo recupero di abitazioni da assegnare a chi ne ha diritto, ma basata su un vero e proprio concetto di moralizzazione in quanto sarà possibile verificare reddito e proprietà immobiliari dei nuclei familiari. Il diritto alla casa va certamente garantito ma, trattandosi di un bene pubblico, non si può considerare ad uso esclusivo di qualcuno. Per questo siamo particolarmente soddisfatti, perché il protocollo, particolarmente gradito anche alle organizzazioni sindacali degli inquilini, offrirà una possibilità in più a chi ha davvero diritto e bisogno di un tetto”. “Il nostro obiettivo - ha commentato il direttore generale IACP di Bari Sabino Lupelli - consiste nel contrastare un comportamento illegittimo, purtroppo molto diffuso, secondo cui l’assegnatario pensa di dover occupare l’immobile a vita, trasferirne la titolarità agli eredi o addirittura venderlo. Incrociando una serie di dati potremo così trasformare un controllo previsto una tantum in un’azione massiccia. Già nei primi sei mesi potremmo trovarci di fronte a circa duecento situazioni irregolari. Auspico quindi che quest’attività diventi un modus operandi per la pubblica amministrazione e che i cittadini comprendano che la casa è un servizio pubblico come può esserlo la cura in ospedale. Se i requisiti per vivere in un pubblico alloggio permangono nel tempo, bene. Se così non è, allora bisogna cederlo a chi è collocato utilmente nella graduatoria di edilizia residenziale pubblica”.





Nessun commento