Ban Ki Moon da Monti, sul tavolo Marò, Corea, M.O. Africa
La visita di Ban Ki Moon in Italia. (foto) |
All'odg anche Expò 2015 e polo alimentare Nazione Unite a Roma
di Redazione
ROMA, 10 Apr. (TMNEWS) - I marò italiani nuovamente detenuti in India, la tensione provocata dalla Corea del Nord. E le crisi in Medio Oriente e Africa, a partire da Siria e Mali dove le Nazioni Unite svolgono o potranno svolgere ruoli e funzioni di mediazioni sono state al centro del lungo incontro ieri a Roma fra il il Segretario Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon e il presidente del Consiglio Mario Monti, ora nelle vesti anche di Ministro degli Esteri ad interim. Con un occhio alla all'organizzazione di Expò Milano 2015, evento al quale le Nazioni Unite hanno confermato la propria partecipazione e al rilancio del polo alimentare delle Nazioni Unite di Roma. Affrontando la partecipazione italiana alle missioni di mantenimento della pace e alle questioni attinenti le attività di contrasto alla pirateria svolte sotto l'egida delle Nazioni Unite. E sottolineando "la grande attenzione con cui l'Italia segue le importanti tematiche legate all'elaborazione dell'agenda dello sviluppo sostenibile".
Nel corso del "cordiale colloquio - ha riferito Palazzo Chigi- il Presidente Monti e il Segretario Generale Ban Ki-moon hanno avuto un approfondito scambio di vedute sui principali temi dell'attualità internazionale, con particolare riferimento alle crisi in atto in Africa e in Medio Oriente, all'aumento delle tensioni nella penisola coreana e alle prospettive dei processi di transizione democratica in diverse regioni del mondo, dove emerge crescente l'esigenza di potere fare affidamento sulle Nazioni Unite come efficace fattore di pace, stabilità e sicurezza. Lo vediamo in Libia, dove la missione UNSMIL svolge un importante ruolo di assistenza nel ripristino della sicurezza e dello stato di diritto e nel coordinamento dell'assistenza internazionale; in Somalia, dove le Nazioni Unite stanno ridefinendo in modo coordinato ed efficiente la propria azione di sostegno al processo di stabilizzazione del Paese; infine, in Mali dove le Nazioni Unite stanno valutando l'invio di una missione di stabilizzazione che faciliti il processo di transizione e il consolidamento politico".
Con riferimento al caso dei fucilieri di marina, La Torre e Girone, "attualmente trattenuti in India, Ban Ki-moon - ha riferito il Governo italiano - ha confermato di seguire la vicenda con particolare apprensione e manifestato l'auspicio che essa possa trovare una soluzione rapida e giusta". Quanto alla Siria, "il Presidente del Consiglio ha manifestato al Segretario Generale la preoccupazione italiana dovuta alla perdurante e drammatica crisi politica e umanitaria che affligge quel Paese". Infine, "sulla crisi nella penisola coreana, il Presidente Monti ha ribadito che l'Italia ritiene del tutto inaccettabile la minaccia di ricorso all'utilizzo della forza e che debbano immediatamente cessare provocazioni ed allarmismi".
Nessun commento