WASHINGTON, 21 Apr. (AGI) - "Grandi progressi sono stati fatti dal 1990, quando il 43% della popolazione mondiale era in assoluta'. Il primo obiettivo del Millennio di dimezzare la percentuale della popolazione mondiale che vive in assoluta poverta' e' stato raggiunto con cinque anni di anticipo". Ma nel 2010 c'erano ancora 1,2 miliardi di persone, pari al 21% della popolazione mondiale, che vivevano con 1,25 dollari al giorno o anche meno. E "questo e' un livello di poverta' inaccettabile per una fascia troppo ampia di umanita'".
L'allarme e' del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che raccomanda alla Banca Mondiale "di sottolineare con chiarezza che mettere fine alla poverta' estrema e promuovere una prosperita' condivisa richiede non solo l'inclusione sociale, ma anche salvaguardando le risorse del nostro pianeta nel lungo periodo e limitando il peso del debito sulle future generazioni". Visco, intervenendo al Development Committe, sorta di comitato guida della Banca Mondiale, definisce "ambizioso" l'obiettivo dell'istituto di Washington "di sradicare la poverta' riducendo il tasso di estrema poverta' al 3% entro il 2030". La Banca Mondiale, dice il governatore, "non puo' farcela da sola, ma puo' accelerare il cammino". Ma per "assicurarsi che nessun Paese resti indietro", aggiunge, l'istituto "dovrebbe articolare l'obiettivo a livello di singola nazione. Questo", osserva l'inquilino di Palazzo Koch, "minimizzera' il rischio che la Banca si concentri solo sui grandi Paesi, allontanandosi dalle realta' dove la riduzione della poverta' e' piu' difficile da ottenere". Per questo "potrebbe valere la pena aggiungere all'obiettivo del 3% alcuni indicatori che consentano di capire come i singoli Paesi si muovono in quella direzione".
Il secondo obiettivo della Banca, aggiunge Visco, e' far crescere e monitorare il tasso di crescita del reddito del 40% piu' povero della popolazione mondiale. "Questo proposito", sottolinea, "e' un cambiamento profondo nel modo in cui la Banca approccia lo sviluppo: per la prima volta c'e' un chiaro riconoscimento che uno sentiero di sviluppo stabile deve incorporare alcune misure di inclusivita'". E dunque, conclude il governatore, "andrebbero definiti alcuni appropriati indcaotir, come comparare la crescita del reddito dell'ultimo 40% con quello del resto della popolazione". Senza dimenticare che "in molti Paesi la riduzione della poverta' o anche la sua eradicazione potrebbe essere ottenuta con risorse interne e modesti interventi di finanza pubblica animati dall'obiettivo di redistribuire la prosperita' che fa capo solo ai piu' ricchi" .
Banca mondiale. Visco ancora inaccettabile il livello di povertà
Revisto da La Gazzetta Meridionale
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22:41
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