Bersani chiude a governissimo "Porterebbe giorni peggiori"
Pierluigi Bersani. (foto) |
di Redazione
ROMA, 8 Apr. (AGI) - "Ci vuole un Governo, certamente. Ma un Governo che possa agire univocamente, che possa rischiare qualcosa, che possa farsi percepire nella dimensione reale, nella vita comune dei cittadini. Non un Governo che viva di equilibrismi, di precarie composizioni di forze contrastanti, di un cabotaggio giocato solo nel circuito politico-mediatico".
Cosi' Pier Luigi Bersani, in una lettera a 'La Repubblica', sgombera il campo dalle ipotesi di governissimo perche' altrimenti "predisporremmo solo il calendario di giorni peggiori". Nella lettera inviata per rispondere all'editoriale di ieri di Eugenio Scalfari, Bersani ringrazia per il contesto "amichevole e rispettoso" delle critiche del fondatore del giornale e nota che le stesse critiche si fanno sentire "anche in contesti ben meno amichevoli" che con toni aspri denunciano "una sorta di puntiglio bersaniano".
"La proposta che ho avanzato assieme al mio partito (Governo di cambiamento, convenzione per le riforme) non e' proprieta' di Bersani - ricorda il leader Pd - ripeto quello che ho sempre detto: io ci sono, se sono utile. Non intendo certo essere di intralcio. Esistono altre proposte che, in un Paese in tumulto, non contraddicano l'esigenza di cambiamento e che prescindano dalla mia persona? Nessuna difficolta' a sostenerle! Me lo si lasci dire: per chi crede nella dignita' della politica e conserva un minimo di autostima, queste sono ovvieta'! E' forse meno ovvio ribadire una mia convinzione profonda, cui farei fatica a rinunciare. Il nostro Paese e' davvero nei guai. Si moltiplicano le condizioni di disagio estremo e si aggrava una radicale caduta di fiducia. Ci vuole un Governo, certamente. Ma un Governo che possa agire univocamente".
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