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Commissioni. I partiti dicono "no". M5S occupa Aule "golpe!"

La Camera dei Deputati a Roma. (foto)

di Redazione

ROMA, 9 Apr. (AGI) - Le commissioni permanenti di Camera e Senato non partono. La Conferenza dei capigruppo di Montecitorio e Palazzo Madama non sbloccano l'avvio delle commissioni permanenti. Resta anche a Montecitorio, come a Palazzo Madama, la linea per la quale le Commissioni si possono mettere in piedi solo dopo l'insediamento di un nuovo governo. Nel corso della Conferenza dei capigruppo, e' rimasta ferma la posizione del Pdl di non fornire i nomi di propria competenza prima del varo del nuovo governo. Anche il Pd richiama al rapporto governo-Parlamento ed e' il capogruppo a Montecitorio, Roberto Speranza, a ricordare che l'articolo 20 del Regolamento prevede che per la costituzione delle commissioni dev'essere eletto l'ufficio di presidenza "e per questo servono maggioranza e opposizione". "Quanto alla richiesta di costituire le Commissioni permanenti pur in pendenza della crisi di governo, se ne e' dibattuto per la terza volta ma senza significative novita' nelle posizioni espresse da ciascuna forza politica". Lo rileva la presidente della Camera, Laura Boldrini, facendo il punto dalla sua pagina Facebook sulla Conferenza dei capigruppo di oggi. "Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese e' al collasso e l'attivita' legislativa e' bloccata. Un suicidio. Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano". Cosi' Beppe Grillo, sul suo blog, denuncia quello che definisce un "golpe" dopo la decisione delle camere di non insediare le commissioni permanenti in attesa del nuovo governo. "Il golpe e' iniziato da anni. Un golpe alla luce del sole per delegittimare e svuotare il Parlamento - scrive Grillo in un post -. L'Italia non e' piu' una repubblica parlamentare, come previsto dalla Costituzione, ma una repubblica partitica. I partiti hanno sostituito la democrazia. La volonta' popolare e' diventata una barzelletta". Per Grillo "la delegittimazione del Parlamento e' avvenuta in due mosse. Il Governo, che dovrebbe governare, ha di fatto sostituito l'attivita' parlamentare e legifera attraverso i decreti legge, provvedimenti provvisori avente forza di legge, che dovrebbero essere adottati SOLO in casi straordinari di necessita' e urgenza dal Governo, ai sensi dell'art. 77 della Costituzione. La seconda mossa e' stata la nomina diretta dei parlamentari da parte dei segretari di partito grazie al Porcellum. I partiti hanno occupato il Parlamento con delle sagome di cartone e spossessato della sua funzione legislativa". Dunque "Se questo non e' un golpe cosa lo e'? La situazione si e' aggravata dopo la "non sfiducia" a Rigor Montis, che si e' "non dimesso" (in effetti e' ancora in carica...). Da meta' dicembre il Parlamento e' entrato definitivamente in coma, ormai ha un encefalogramma piatto. Scioglimento delle Camere anticipato (e non necessario), nuove elezioni e dopo quattro mesi non sono ancora state formate le Commissioni parlamentari che hanno il compito di esaminare i disegni di legge. Non c'e' alcun impedimento costituzionale o di altro tipo per istituirle, ma i partiti non le vogliono". "Il motivo - prosegue Grillo - e' semplice. In Parlamento c'e' ora un nuovo arrivato, un imprevisto, il M5S che vuole avviare al piu' presto una serie di leggi che per pdl e pdmenoelle sono come l'aglio per i vampiri. Legge sul conflitto di interessi, legge anti corruzione, applicazione della legge sulla ineleggibilita', legge per togliere con effetto retroattivo da questa legislatura il finanziamento pubblico ai partiti, eccetera, eccetera". "La ragione (inesistente) per non fare le Commissioni - prosegue Grillo - e' che non c'e' un Governo. Una balla ad uso pdlpdmenoelle. Grazie a questa fandonia si potrebbero ottenere risultati da Guinnes dei primati. O un Parlamento bloccato fino alla formazione del prossimo Governo a fine maggio (dopo la nomina del presidente della Repubblica) con l'Italia da dicembre 2012 a giugno 2013 senza un Parlamento effettivo. In piu' dopo giugno arriva l'estate con la chiusura di 40 giorni di Camera e Senato per le vacanze. O un'ipotesi ancora peggiore: le elezioni a giugno con un Parlamento in attivita' solo da fine 2013. Un anno di blocco. Il MoVimento 5 Stelle vuole un Parlamento in pieno esercizio da ora. Il Paese e' al collasso e l'attivita' legislativa e' bloccata. Un suicidio. Commissioni subito o partiti commissariati. Il Parlamento deve ritornare a essere sovrano". 

M5S: DEPUTATI CONFERMANO 'OCCUPY MONTECITORIO' PER COMMISSIONI 

Non sara', assicurano, una protesta che blocchera' i lavori parlamentari ma da parte dei deputati M5S, a quanto si apprende dopo la fumata nera in capigruppo, resta la linea stile 'occupy Montecitorio' per contestare il nulla di fatto sulle commissioni permanenti. I deputati a 5 Stelle, come i loro colleghi senatori, si tratterranno dunque nell'emiciclo sino a mezzanotte e un minuto, come annunciato ieri.



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