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I due marò, Latorre e Girone. (foto) ndr. |
di Redazione
NEW DELHI, 26 Apr. (AGI) - Nonostante le obiezioni sollevate dalla difesa dei due maro' e dalle stesse autorita' italiane, la Corte Suprema dell'India ha disposto l'affidamento alla Nia, la polizia anti-terrorismo nazionale, delle indagini sul duplice omicidio di cui sono accusati Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: lo ha reso noto l'emittente televisiva 'NdTv'.
L'Italia il 16 aprile scorso aveva depositato una memoria nella quale eccepiva la mancanza di giurisdizione sul caso da parte della stessa Nia, e contestava il riferimento, contenuto nella relazione preliminare stilata da quest'ultima, a una legge del 2002 in materia marittima che prevede la pena di morte per atti di terrorismo o di pirateria coinvolgenti navi battenti la bandiera indiana: reclamava pertanto l'eliminazione di tale riferimento dal testo, e la conseguente attribuzione dell'inchiesta alla Cbi, la comune polizia criminale. Tutte le richieste sono pero' state respinte.
La Corte ha ordinato alla Nia non soltanto di mantenere la titolarita' delle indagini, ma altresi' di "completarle speditamente".
Ha inoltre ribadito che la competenza esclusiva a giudicare Latorre e Girone resta alla Patiala House Court di New Delhi, uno speciale collegio istituito ad hoc in relazione alla vicenda. La pronuncia, attesa per ieri, era stata rinviata di 24 ore per l'assenza dall'aula del procuratore generale. La possibilita' quanto meno teorica che la pena capitale sia inflitta ai maro', qualora riconosciuti colpevoli dell'uccisione di due pescatori il 15 febbraio 2012 al largo della costa dello Stato sud-occidentale del Kerala, contrasta con il solenne impegno in senso opposto, assunto personalmente circa due settimane fa dal premier Manmoan Singh con l'omologo italiano Mario Monti.
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