Napolitano incontra i saggi: previsti "8-10 giorni di lavoro"
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (foto) |
di Redazione
ROMA, 2 Apr. (ITALPRESS) – Il “tempo giusto” per il lavoro dei saggi è “tra otto e dieci giorni”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, come si legge sul sito del Quirinale, rivolgendosi prima al gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea – composto dal presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, dal presidente dell’Autorità Antitrust, Giovanni Pitruzzella, dal membro del Direttorio della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, da Giancarlo Giorgetti e Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, e dal ministro Enzo Moavero Milanesi – e poi a quello in materia istituzionale – di cui fanno parte il presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante – nelle rispettive riunioni odierne al Quirinale.
“Sabato ho proceduto in condizioni di particolare urgenza e difficoltà, data anche la coincidenza festiva, alla ricerca di persone che per funzioni di vertice in varie istituzioni e per esperienze concrete compiute in rapporto ad alcuni temi essenziali potessero dare il contributo richiesto – ha spiegato Napolitano -. L’indubbio valore dei nomi da me subito resi noti, non mi ha messo al riparo da equivoci e dubbi circa i criteri della scelta o la non presenza di altri nomi certamente validi”.
“Comprendo il disappunto che con accenti polemici si è espresso per non aver inserito in quella rosa delle personalità femminili, anche individuandole al di fuori di vertici istituzionali cui non abbiano avuto finora accesso – ha proseguito il capo dello Stato -. Mi dispiace e me ne scuso, pur trattandosi di organismi non formalizzati e di breve durata cui ho dato vita con obbligata estrema rapidità. Per nomine più sostanziali e di lungo periodo, come quelle che mi è spettato fare per la Corte Costituzionale e per il CNEL, ho dato il giusto peso alla componente femminile. E ai gruppi di lavoro ora istituiti saranno certamente ben presenti gli apporti venuti su molteplici temi da personalità femminili”.
“Dopo sette anni sto finendo il mio mandato in modo surreale, trovandomi oggetto di assurde reazioni di sospetto e dietrologie incomprensibili, tra il geniale e il demente”, aveva affermato il presidente della Repubblica in una conversazione pubblicata oggi dal Corriere della Sera, in cui definisce questo scorcio finale “il momento peggiore del settennato”. Il tutto a causa delle polemiche per la decisione di costituire i due gruppi di lavoro formati da esperti incaricati di “formulare precise proposte programmatiche” capaci di divenire “in varie forme oggetto di condivisione da parte delle forze politiche”. Sia da destra che da sinistra, sono arrivate critiche, un bombardamento rispetto al quale il capo dello Stato si e’ sentito “lasciato solo dai partiti”.
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