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P.A.E. Caccia alla volpe: Siena, Consiglio Provinciale sospeso

Il P.A.E. occupa l'Aula Consigliare a Siena. (foto) ndr.
Le strumentalizzazioni dei consiglieri del Pd 

di Redazione

BARI, 19 Apr. (P.A.E) - Martedì 16 aprile durante la discussione in Consiglio provinciale della mozione sul contenimento della volpe con il metodo della tana la protesta animalista ha di fatto indotto la sospensione della seduta. La mozione, presentata dal consigliere Lorenzo Rosso di Fratelli d'Italia, che prevedeva l'immediata abolizione della pratica definita barbara, già si sapeva che sarebbe stata bocciata, non per motivazioni tecniche ma soltanto politiche. Fuorviante la dichiarazione del consigliere Mauro Bianchi (PD) che cita il termine " interventi di contenimento " anziché " interventi di uccisione di cuccioli di volpe nelle tane" per ingannare l'opinione pubblica, non solo, lo stesso Bianchi ha di fatto strumentalizzato il potere politico per fini personali con attacchi al consigliere Lorenzo Rosso totalmente avulsi al contesto. Questo comportamento antidemocratico ha generato la protesta di forte dissenso contro un sistema politico incancrenito che deve essere spazzato via. Il consigliere e segretario provinciale del Pd Niccolò Guicciardini unitamente a Marco Nasorri, capogruppo Pd in consiglio provinciale ,nei loro comunicati, hanno definito offensiva la protesta attuata dagli animalisti. La replica del presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli " La nostra è stata una protesta legittima contro un sistema corrotto e di connivenza che ha portato al degrado il nostro Paese con conseguenze economiche devastanti. Questi signori vivono in un altro mondo, non hanno il contatto con la realtà eppure precedentemente si erano espressi sul nuovo statuto del Monte dei Paschi di Siena, come se lo scandalo non li avesse toccati, buchi di miliardi dei euro, corruzione, connivenze conti all'estero persone finite sul lastrico, suicidi e questi hanno il coraggio di parlare di onestà e democrazia. Questi signori non hanno capito che il popolo non vuole più i mestieranti della politica, loro devono essere al servizio del cittadino e lo devono rappresentare nelle preposte sedi istituzionali. L'80% degli italiani è contrario alla caccia mentre l'1,2% sono i cacciatori, l'espressione popolare viene calpestata per "cortesie" alle associazioni venatorie ed alle lobby delle armi le quali in campagna elettorale sapranno ringraziare chi di dovere. E questo accade in ogni campo, è un sistema diffuso e costante che ormai ha ucciso la democrazia." - e conclude - " il 29 aprile ritorneremo ancora più numerosi ed ancora più determinati ad ottenere giustizia" 

http://youtu.be/tcmQnkXnTQI video dell'occupazione dell'aula consiliare.





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