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Pdl. Larghe intese o voto. Lupi. No a pregiudizio su Berlusconi

Maurizio Lupi. (PdL). (foto)

di Redazione

BARI, 2 Apr. (AG:PRESS) - "Bisognerebbe superare quel pregiudizio del Pd nei confronti di Pdl e Berlusconi. Se i saggi possono aiutarci a superare questo pregiudizio, per individuare i punti di un programma concreto, noi siamo contenti e li sosterremo. In caso contrario, purtroppo andremo alle elezioni e siamo certi che gli italiani voteranno con responsabilità e daranno un governo stabile, lo daranno al centrodestra e lo faranno vincere sia al Senato che alla Camera", sostiene Maurizio Lupi. "La strada è in salita per pregiudizio di Pd e Bersani. Forse non hanno ancora elaborato il lutto della sconfitta. La cosa più semplice, che era fare un governo di coalizione sui temi fondamentali, sembra essere diventata la più difficile. Se Napolitano può fare qualcosa, ben venga, altrimenti bisognerà andare alle elezioni". "La strada più semplice sarebbe quella di fare un grande governo di coalizione, se i saggi possono permettere di far questo, ben vengano", ribadisce Lupi. Quanto a Grillo, "dobbiamo smetterla di inseguirlo - sostiene il deputato Pdl - Dice enormi stupidate, se la democrazia fosse una scatola vuota non avrebbe permesso a una forza come la sua di avere il consenso che ha avuto, se hanno dei parlamentari è solo grazie alla democrazia, che va custodita". "I saggi indicati dal presidente della Repubblica hanno un compito molto difficile e importante: trovare punti di convergenza e suggerire un nome che possa essere di coesione fra le forze politiche, insomma un modo creativo per lanciare il cuore oltre l'ostacolo e provare tutte le strade per far nascere un governo di larghe intese in cui Pd e Pdl riescano a dialogare e coesistere nell'interesse supremo del Paese”, afferma Lara Comi, europarlamentare, per la quale “qualora anche questo tentativo fallisse, non rimarrebbe che una via: andare a votare subito. Riesumazioni di precedenti governi senza legittimazione popolare sono istituzionalmente non percorribili". Di “governo di responsabilità, formato da Pdl, Pd e Lista Civica”, parla anche il senatore Vincenzo Gibino. "Difficile pensare che i saggi di Napolitano riescano laddove è mancata la buona volontà di certa politica". "Un governo di larghe intese avrebbe consentito di portare a casa alcune riforme fondamentali e di mettere al sicuro i conti, per poi giungere più serenamente al voto. L'incoscienza di Bersani e compagni costerà cara a noi tutti. I saggi si mettano subito al lavoro per riferire in tempi brevissimi al Quirinale. Le elezioni sembrano essere sempre più la via necessaria per superare lo stallo". "Gli italiani hanno urgente bisogno di un governo pienamente legittimato, che abbia la fiducia del Parlamento e il sostegno di una maggioranza stabile, fondata su contenuti condivisi. Lo stallo in cui ci troviamo si deve all'irresponsabilità del Pd che pretendeva di fare un esecutivo monocolore col voto degli altri, cercando sponde solo nei grillini che fin dall'inizio hanno detto 'no'", afferma così Anna Maria Bernini, senatrice e portavoce vicario del partito. "Dal naufragio di Bersani - aggiunge - sono emersi i 'saggi'. Ma il problema resta: non c'é alternativa a un accordo tra le forze con cultura di governo (Pdl, Pd e Scelta civica). Il nuovo Parlamento e il nuovo capo dello Stato, che dovrà anch'esso scaturire dalla responsabilità condivisa delle maggiori forze politiche, definiscano senza indugio il quadro politico e istituzionale. Una democrazia matura come la nostra non può restare a lungo in un limbo che sospende la normalità dell'assetto costituzionale e democratico. Soprattutto, il Pd decida se vuol ravvedersi e contribuire a una soluzione. Altrimenti - conclude - si torni al voto senza temporeggiamenti o fantasiosi escamotage".



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