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Renzi, "Intesa con Pdl o voto. Bersani umiliato dal M5S"

Matteo Renzi. (foto)

di Redazione

ROMA, 4 Apr. (AGI) - "Il Pd deve decidere: o Berlusconi e' il capo degli impresentabili, e allora chiediamo di andare a votare subito; oppure e' un interlocutore perche' ha preso dieci milioni di voti". Matteo Renzi 'pressa' il Pd perche' "non si puo' stare cosi', in mezzo al guado" e, sempre intervistato dal Corriere della Sera, conferma: "Io ho tutto l'interesse a votare subito. Ma l'importante e' decidersi". Il sindaco di Firenze sottolinea che "non voglio essere l'ultimo di quelli che c'erano prima. Semmai vorrei essere il primo di una fase nuova". E a Bersani dice che il Pd deve fare le sue proposte "senza farsi umiliare andando in streaming a elemosinare mezzi consensi a persone come la capogruppo dei 5 Stelle che hanno dimostrato tracotanza e arroganza nei nostri confronti". "Non e' possibile - incalza Renzi - che il noto giurista Migliavacca un giorno proponga ai grillini di votare insieme la richiesta di arresto per Berlusconi, che tra l'altro non e' neanche arrivata, e il giorno dopo offra al Pdl la presidenza della convenzione per riscrivere la Carta costituzionale". Non solo, "in un momento si vagheggia Berlusconi in manette, in un altro ci si incontra di nascosto con Verdini". Al quartiere generale Pd, il sindaco di Firenze manda anche questo messaggio: "Non sono gli italiani che non ci capiscono, siamo noi che non capiamo loro. Come se gli italiani fossero meno capaci di noi di intendere o di volere". Renzi chiede al suo partito di "smettere di fare melina", perche' "si punta a prendere tempo e a eleggere un Capo dello Stato che ci dia piu' facilmente l'incarico di fare il nuovo governo". A Bersani la richiesta e' di convocare "non l'ennesima direzione che diventa una seduta di autocoscienza" ma i gruppi parlamentari. E quell'incontro in diretta streaming con i 5 Stelle non gli e' andato giu', a Renzi: "Mi veniva da dire 'Pier Luigi, sei il leader del Pd, non farti umiliare cosi'". Nel mirino e' proprio la Lombardi e la sua "arroganza che non si vedeva dai tempi della Prima Repubblica". "Noi non dobbiamo inseguire Grillo", avverte per chiedere invece "facciamo noi i tagli alla politica, aboliamo il finanziamento pubblico ai partiti e poi vediamo chi insegue". Assolto Napolitano per l'operazione saggi ("dare la colpa a lui per l'impasse e' come dare la colpa al vigile se in citta' c'e' traffico"), Renzi parla dei suoi contatti con Berlusconi: "L'accusa di intelligenza con il nemico e' tipica di una parte del nostro schieramento. Io - spiega - non voglio Berlusconi in galera. Voglio Berlusconi in pensione".



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