Salute. Vendola, luce blu in Regione come segnale in favore dell'autismo
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Nichi Vendola. (foto) |
di Redazione
BARI, 2 Apr. (ASCA) - ''Un presidio di luce contro l'indifferenza per illuminare simbolicamente di blu le storie complicate di tante famiglie. Il palazzo della presidenza della Regione Puglia restera' illuminato di blu fino al 31 maggio prossimo (e non lo sara' solo per questa sera) in segno di attenzione e sensibilita' istituzionale nei confronti delle tante famiglie di bambini e ragazzi con autismo, intendendo cosi' proseguire idealmente la Giornata mondiale Onu per la consapevolezza dell'Autismo, istituita nel 2008''. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, in occasione Giornata Mondiale Onu per la consapevolzza dell'autismo.
''La Regione Puglia deve valutare - ha detto Vendola - la possibilita' di disciplinare accuratamente questa delicata materia, anche alla luce delle diagnosi di autismo, sempre piu' numerose negli ultimi anni. Ho chiesto quindi all'assessore alla Salute Elena Gentile di predisporre un piano di azione che possa intervenire nel sostenere adeguatamente la cura e la riabilitazione dell'autismo, oltre che le famiglie impegnate nell'assistenza dei loro ragazzi.
L'assessore Gentile mi ha assicurato che, entro la data del 31 maggio, portara' a termine il percorso di concertazione con le associazioni presenti sul nostro territorio, in modo da potere strutturare un piano articolato di azioni con i relativi strumenti regolamentari e con le necessarie risorse finanziarie, da portare all'attenzione della Giunta''.
Vendola poi ha ricordato come le politiche pubbliche della Regione Puglia, negli ultimi otto anni, siano state sempre orientate ''all'abbattimento di tutte le barriere culturali, sociali, architettoniche, comunicative che potessero impedire una parita' di accesso al diritto al benessere per tutte e per tutti''.
''Dobbiamo essere in grado di riconoscere le nostre fragilita' e le nostre debolezze - ha aggiunto Vendola - perche' solo cosi' possiamo valorizzarle e renderle normali.
Il mondo della disabilita' deve essere osservato con le lenti di tutte le politiche pubbliche per consentire la costruzione di modelli di convivenza in grado di far esercitare, ad una persona con diversa abilita', il proprio diritto di cittadinanza''.
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