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Addio a Franca Rame, una vita tra teatro e politica

Franca Rame e Dario Fò. (foto) ndr.

di Redazione

MILANO, 29 MAG. (AGI) - E' morta a Milano all'eta' di 84 anni Franca Rame, l'attrice moglie di Dario Fo. Era nata a Parabiago il 18 luglio del 1929 e si e' spenta nella sua casa di corso di porta Romana a Milano. Questa mattina i familiari hanno chiamato il 118 che e' intervenuto con un'auto medica. I sanitari pero' hanno solo potuto constatare il decesso. UNA VITA DEDICATA AL TEATRO E ALL'IMPEGNO CIVILE Una vita dedicata al teatro, ma anche all'impegno politico e civile. L'Italia perde una protagonista del panorama culturale, che tra il palcoscenico dell'arte e quello della vita, aveva calato un ponte da percorre in entrambi i sensi, da un lato per raccontare la realta', spesso cruda, a sipario aperto, dall'altro per portare po' di poesia nel quotidiano piu' aspro. Nell'aprile 2012, un ictus, che l'aveva costretta ad un ricovero d'urgenza al Policlinico di Milano era stato forse il primo segnale di una debolezza fisica, non certo di spirito. Figlia d'arte, la Rame conobbe il palcoscenico prima ancora d'ogni altra esperienza: comparve, infatti, appena nata nel ruolo di infante in una delle commedie allestite dalla compagnia familiare. La 'consapevolezza del mestiere' era arrivata nei primi anni '50 quando entro' nella compagnia di Tino Scotti per lo spettacolo 'Ghe pensi mi'. Intanto, il bivio della vita e' alle porte e sul calendario segna la data del 24 giugno 1954: Franca Rame sposa Dario Fo nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano (nasce nel 1955 il figlio Jacopo). Un'unione non soltanto privata perche' i due stringono un'alleanza che li portera' singolarmente e in coppia a siglare numerose pagine della storia italiana. A partire dal profilo culturale, con la creazione nel 1958 della 'Compagnia Dario Fo-Franca Rame' destinata ad un rapido e significativo successo. Con il '68, i due scoprono anche il volto dell'impegno politico e civile abbracciando le nuove ideologie emergenti, che portera' successivamente Franca Rame, alla fine degli anni '70 ad unirsi alle file del movimento femminista. L'attivita' teatrale, nel frattempo, vede il duo Rame-Fo in una serie di abbandoni e fondazioni di compagnie: lasciano il circuito dell'ETI nel 1968 per fondare il collettivo Nuova Scena, dalla separazione dal quale e' nato un nuovo soggetto, La Camune, attivo nei circoli Arci e nei 'teatri inediti' come fabbriche e scuole occupate con spettacoli di satira politica. La Rame attrice approda alla fine degli anni '70 all'interpretazione di propri testi ('La madre', 'Grasso e' bello!', 'Tutta casa, letto e chiesa') , cui anni dopo s'aggiunge 'Lo stupro', testo ispirato alla drammatica esperienza personale vissuta nel 1973, quando Franca Rame venne rapita e violentata da cinque esponenti di estrema destra. Solo due anni prima, l'attrice si era pubblicamente esposta sottoscrivendo una lettera aperta, pubblicata dal settimanale L'Espresso, sulla morte del ferroviere anarchico Pinelli, in cui numerosi esponenti della cultura e della politica chiedevano la destituzione di alcuni funzionari. Nella vita di Franca Rame c'e' stato posto anche per l'impegno istituzionale con l'elezione al Senato nel 2006 in quota IdV, incarico lasciato dopo due anni. L'attrice ha dedicato gli ultimi anni alla propria autobiografia ('Una vita all'improvvisa'), immancabilmente scritta con il marito, ma anche, e soprattutto ancora, a calcare il palcoscenico: tra il 2011 e il 2012, infatti, i due hanno riportato in scena il celebre Mistero buffo, opera di Dario Fo, presentata per la prima volta nel 1969. AULA MONTECITORIO LE RENDE OMAGGIO CON APPLAUSO Un applauso corale, con i deputati in piedi. E' l'omaggio che l'Aula di Montecitorio le ha reso all'annuncio della morte, dato in un breve intervento dalla deputata Pd Barbara Pollastrini. CRIMI (M5S), AL NOSTRO FIANCO IN TANTE BATTAGLIE "Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle piange la scomparsa di Franca Rame ed e' vicino a Dario in questo triste e difficilissimo momento" scrive su Facebook Vito Crimi, capogruppo 5 stelle al Senato. "Franca Rame - sottolinea - e' stata al nostro fianco, da libera cittadina in tante nostre battaglie civili. Da quella per un Parlamento Pulito senza condannati a quella per una corretta gestione dei rifiuti senza inceneritori e discariche, quando partecipo' nel 2008 ad una grande manifestazione popolare promossa a Napoli". FEDELI (PD), UNA VITA TRA IMPEGNO POLITICO E CULTURA "Quella di Franca Rame e' stata una vita tra impegno civile, politico e passione per il Teatro" ricorda Valeria Fedeli (Pd) Vicepresidente del Senato. "E' impossibile - aggiunge - ripercorrere tutte le tappe della sua vita. Oltre che attrice e autrice e' stata, infatti, anche senatrice nella XV legislatura. Di lei voglio ricordare il grande coraggio che la spinse a rendere pubblico il suo dramma personale: lo stupro subito nel 1973 da parte di estremisti di destra che volle condividere con tanti uomini e donne in un suo monologo teatrale. Ma Franca - conclude - e' stata questo e molto altro: con lei se ne va una delle donne simbolo del mondo della cultura, della politica e del femminismo italiano". PISAPIA, GRANDE ARTISTA E PROTAGONISTA DELLA VITA DEL PAESE Milano piange la 'sua' Franca Rame. "Il teatro milanese e italiano ha perso una grande protagonista nata sul palcoscenico e ha saputo calcare le scene con una maestria impagabile. Insieme a suo marito Dario Fo ha trovato la propria strada, una strada unica che ancora oggi raggiunge il grande pubblico attraversando diverse generazioni. Ma non e' stata solo una grande artista" ha detto il sindaco Giuliano Pisapia, "ha percorso i cambiamenti di un Paese in evoluzione, dal movimento femminista, alle battaglie per i diritti civili e sociali a fianco di studenti e lavoratori, fino al suo impegno nelle istituzioni. Milano piange non solo una concittadina, ma una protagonista della storia italiana che ci ha raccontato con ironia e realta' ogni angolo della vita sociale del Novecento".





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