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Berlusconi: "I giudici vogliono eliminarmi", il Pdl in piazza

Silvio Berlusconi. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 9 MAG. - La conferma in appello della condanna nel processo Mediaset era bastata ad evocare la piazza al Pdl. La richiesta del rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi arrivata dai pm di Napoli, pero', ha fatto impennare il livello di attenzione, nel partito di via dell'umilta' e, di conseguenza, nella maggioranza che sostiene il governo. Per il momento Berlusconi assicura che, nonostante la condanna rappresenti "un attacco dei magistrati al clima di pacificazione", non sara' il Pdl "a mettere in crisi il governo". Di fronte a quelli che chiama "giudici politicizzati e accecati da odio" nei suoi confronti al punto da volerlo "politicamente morto", tuttavia, lui e il suo partito non possono fare altro che "resistere per il bene del Paese". La manifestazione di sabato a Brescia era stata annunciata da tempo, come ha avuto modo di ricordare oggi Altero Matteoli. Ma se inizialmente era poco piu' di un incontro pubblico per lanciare la volata ai candidati Pdl alle amministrative, dopo la sentenza d'appello si carica di un altro significato. A Brescia, poi, gli avvocati di Berlusconi avevano chiesto di spostare i processi Ruby e Mediaset ricevendo il 'no' secco della Cassazione. Ora, di fronte a quello che tutti nel Pdl considerano un nuovo attacco della magistratura politicizzata, si fa avanti l'idea di 'bissare' la manifestazione dell'11 marzo davanti la Procura di Milano. Si tratta solo di una ipotesi, ma il giorno prescelto sarebbe lunedi' 13 maggio. "L'accanimento giudiziario contro di me e' diventato ostentato e pesante come dimostra l'assurdo rinvio a giudizio di Napoli", ha commentato il Cavaliere. Il reato contestato a Berlusconi e' di concorso in corruzione. Secondo l'accusa, tramite Lavitola e altri componenti della sua maggioranza parlamentare, Berlusconi avrebbe cercato di 'comprare' alcuni senatori del centrosinistra per farli transitare nel centrodestra e tra questi Sergio De Gregorio. Obiettivo: la caduta del Governo Prodi. A fare da scudo a Berlusconi e' intervenuto, pero', il coordinatore del Pdl Sandro Bondi: "Tutte le responsabilita' dell'opera di convincimento politico che abbiamo esercitato nei confronti di esponenti politici si deve ricondurre alla mia responsabilita' di coordinatore". Dure le reazioni degli altri esponenti del Pdl, da Santanche' a Raffaele Fitto, per i quali la sentenza, nella migliore delle ipotesi, "turba il clima politico" ed e' finalizzata a "sovvertire lo stato di diritto" e il "risultato delle elezioni" nella peggiore, cosi' come spigano Daniela Santanche' e Fabrizio Cicchitto. E Beppe Grillo? Il leader dei Cinque Stelle, oggi a Roma per 'strigliare' i suoi sul tema dei rimborsi, la butta giu' dura e se la prende con il Capo dello Stato: "Berlusconi e' come Alien, un parassita. Il suo posto e' il carcere, ma lui e' il punto di riferimento di Napolitano...".





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