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Biblioteche di San Severo, burrasca al Comune

Una immagine della biblioteca di San Severo. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 10 MAG. - di Redazione Riceviamo questa nota e pubblichiamo: San Severo (FG), 10 mag – La questione “biblioteche” continua ad essere di attualità nella nostra città ed è stata affrontata durante il consiglio comunale di ieri, 9 Maggio 2013. A tal proposito, intendiamo ribadire quanto segue: Questione biblioteca economico-giuridica “F. Chirò” Non è stata e non sarà mai nostra intenzione attribuire interamente la responsabilità della soluzione della problematica all’amministrazione comunale. Crediamo, tuttavia, che il suo contributo sia fondamentale. La disponibilità ad offrire i locali in Largo Sanità, nella forma giuridica più appropriata, per l’erogazione di tale servizio è sicuramente un passo determinante, ma non basta. Serve, da parte dell’amministrazione comunale, un concreto impegno nella mediazione e nella ricerca di un accordo che possa essere formalizzato e garantisca alla città un servizio di notevole valore come quello offerto dalla biblioteca “F. Chirò” e tuteli il patrimonio librario di oltre 100 mila unità che la costituiscono. Tale impegno, infatti, è la minima risposta all’interesse che la cittadinanza ha manifestato sulla questione. Auspichiamo, pertanto, che riprendano – coinvolgendo anche il comitato – gli incontri che permettano di raggiungere tale accordo, ma soprattutto auspichiamo che ci sia una maggiore propensione al dialogo e una maggiore flessibilità da parte di entrambe le parti, nei limiti delle rispettive possibilità. Questione biblioteca comunale “A. Minuziano” Il trasferimento presso l’edificio “Giovanni Pascoli” ci aveva fatto ben sperare nella soluzione di una questione irrisolta da più di 10 anni. Le voci, mai confermate e mai smentite, sulla incapacità della struttura ad ospitare più del 10% del patrimonio librario (che vanta oltre 100 mila libri) e la inadeguatezza delle sale studio rispetto alla domanda espressa soprattutto dai giovani universitari sanseveresi, ci preoccupano. Speriamo, pertanto, che la questione possa essere affrontata con l’opportuna trasparenza. Conclusioni La tutela della cultura nella nostra città è una questione che deve prescindere dagli interessi di partito, ma soprattutto da interessi personali e da personali prese di posizione. Siamo convinti che nessuno dei soggetti interessati voglia ignorare la particolare sensibilità mostrata dalla cittadinanza su tali questioni.





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