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Calcio. Coppa Italia, il 26 maggio alle 18 "prova del nove per la citta'"

Una fase del derby Roma-Lazio. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 30 Apr. (AGI) - Tutto come previsto: il derby tra Roma e Lazio, finale della Tim Cup 2013, si giochera' domenica 26 maggio alle 18 allo stadio Olimpico. Per arrivare alla decisione ci sono voluti diversi giorni. Alla fine, pero', e' bastata una riunione-lampo al Coni - con il presidente Giovanni Malago', il Prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro, il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta e il direttore generale Marco Brunelli, il presidente della Lazio Claudio Lotito, il segretario generale Armando Calveri e il responsabile dell'ufficio marketingma-Lazio. Marco Canigiani, il responsabile dell'organizzazione e della logistica della Roma Antonio Tempestilli, il responsabile della biglietteria Carlo Feliziani e il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi - per sbloccare la situazione. "Questa scelta e' un messaggio per le tifoserie - ha sottolineato il Prefetto Pecoraro - abbiamo accolto l'invito a non cambiare data, ora mi auguro che nessuno esca da casa con le accette, altrimenti istituzioni e Lega dovranno intervenire. Dobbiamo far lavorare in serenita' gli operatori di polizia e far disputare la gara di giorno e' sicuramente meglio: la scelta delle 18 sara' utile per l'afflusso e il deflusso dei tifosi, poiche' il tramonto sara' intorno alle 20.30. Speriamo vada tutto bene, anzi ne siamo certi". La speranza-certezza del Prefetto e' naturalmente condivisa da tutte le parti in causa, a partire dal Coni. "Questa sara' la prova del nove per la citta' - ha osservato Malago' - non possiamo permetterci di sbagliare nulla, dentro e fuori allo stadio. Questa finale deve essere una festa: se qualcuno ha intenzione di rovinarla, fara' pagare un prezzo altissimo alla citta' per il futuro". Un avviso chiaro, deciso e senz'altro necessario dopo gli incidenti avvenuti prima dell'ultimo derby tra Roma e Lazio, disputato lo scorso 8 aprile. Un messaggio lanciato dal presidente Lotito direttamente ai propri tifosi: "Questo derby deve rappresentare un punto di partenza per la citta' - ha dichiarato il numero uno della Lazio - tutto il mondo ci osserva". "Chiedo ai tifosi - ha proseguito Lotito - un comportamento corretto, nel rispetto dei valori dello sport, delle regole e della legalita': sul campo saremo avversari, ma nella vita dobbiamo essere amici e abbracciarci alla fine della partita. "Chiediamo a tutti i tifosi di darci una mano - ha aggiunto Tempestilli - venite allo stadio e cercate di essere amici prima e al termine della gara". Per avvicinarsi in modo sereno al derby, le due societa' lavoreranno con la Lega e organizzeranno una serie di eventi collaterali per coinvolgere i giovani e le famiglie. Ora, pero', resta da sciogliere il nodo legato alle modalita' di vendita dei biglietti (circa 30 mila per squadra). Oggi pomeriggio la Lega e i due club hanno incontrato i rappresentanti dell'Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive per trovare un accordo. La linea voluta dalla Questura - curva Sud e tribuna Monte Mario alla Roma, curva Nord e tribuna Tevere alla Lazio, con zone "cuscinetto" per dividere le due tifoserie - e' ormai ufficiale ed e' spiegata dalla nota diffusa dall'Osservatorio: "La vendita dei tagliandi, la cui tempistica e modalita' di dettaglio saranno comunicate dalla Lega Calcio venerdi' 3 maggio, sara' riservata, in una prima fase, ai soli tifosi delle due squadre aderenti ad iniziative di fidelizzazione: possessori della A.S. Roma Privilege, S.S. Lazio 1900, A.S. Roma club Away, voucher elettronici e S.S. Lazio Priority Pass ed altre tipologie di fidelity card. Saranno presenti nelle due tribune famiglie e under 14 e, nella Tevere, anche ragazzi degli oratori e tifosi provenienti da altri paesi, mentre nelle due aree esterne allo stadio, distinte tra le due tifoserie, saranno studiate aree di accoglienza denominate 'fan village'". Solo in un secondo momento e nel caso rimanessero tagliandi invenduti, i club sperano di poter riaprire la discussione sulla vendita libera. Ma per Prefetto e Questura c'e' un must imprescindibile: evitare nuovi disordini e violenze tra i tifosi.





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